La corsa alla Champions League sta generando polemiche sempre più accese, e tra i protagonisti del dibattito emerge ancora una volta Paolo Ziliani, giornalista sportivo noto per le sue denunce contro i presunti favoritismi arbitrali nel campionato italiano. Secondo Ziliani, la Juventus sta ricevendo un trattamento di favore che la condurrà al quarto posto “in carrozza”, penalizzando altre squadre come Bologna, Lazio, Roma e Fiorentina.
Le Accuse di Ziliani: Il Sistema Arbitrare aiuta la Juventus?
Dopo la 35ª giornata di Serie A, il giornalista ha pubblicato un post al vetriolo su X, nel quale denuncia presunti episodi arbitrali favorevoli ai bianconeri. “La Juventus andrà in Champions portata in carrozza dagli arbitri,” ha scritto, evidenziando come le decisioni contro Bologna, Lazio, Roma e Fiorentina abbiano compromesso le loro possibilità di qualificazione.
Il Caso di Bologna-Juventus: Il Rigore Negato e la Mancata Espulsione
Uno degli episodi più discussi riguarda il match Bologna-Juventus, terminato 1-1. Ziliani ha puntato il dito contro l’arbitro Doveri e la squadra VAR composta da Marini e Mariani, accusandoli di aver ignorato un rigore evidente su Freuler causato da McKennie. “Un fallo gigantesco non sanzionato e una mancata espulsione che avrebbero cambiato il volto della partita,” ha tuonato Ziliani.
L’Ombra del “Diritto Divino” sul Quarto Posto
Secondo il giornalista, la Juventus starebbe beneficiando di un sistema consolidato nel calcio italiano, volto a garantirle la qualificazione alla Champions League. “Uno scandalo a cielo aperto che si ripete ogni anno,” ha scritto, riferendosi ai 50 milioni di euro garantiti dall’UEFA ai club partecipanti come una “motivazione economica” dietro queste dinamiche.
Il Silenzio degli Altri Club
Ziliani ha concluso il suo intervento sottolineando come le squadre penalizzate da queste presunte ingiustizie non facciano abbastanza per denunciare la situazione. “Se i club accettano questa indegna stortura senza reagire, la mia denuncia rimane fiato sprecato,” ha dichiarato amaramente, lasciando intendere che il problema persista anno dopo anno.