Ziliani accusa la Juventus: “Titoli e soldi sottratti agli avversari, come ai tempi di Calciopoli”

Paolo Ziliani torna all’attacco e rilancia pesanti accuse contro la Juventus, parlando di furti sportivi e finanziari ai danni degli avversari, in un post pubblicato sul suo profilo X. Il giornalista ha commentato duramente il recente patteggiamento richiesto da Andrea Agnelli e altri ex dirigenti bianconeri, ricollegando le attuali vicende giudiziarie con gli scandali del passato.

“La Juventus ha rubato titoli e soldi a tutti i suoi avversari”, ha scritto Ziliani, aggiungendo che la squadra torinese avrebbe privato milioni di tifosi italiani anche della loro passione. Per il cronista, il fatto che Agnelli oggi sia disposto a risarcire economicamente i soggetti danneggiati pur di evitare il processo sarebbe un’ammissione implicita di colpa, una prova tangibile dell’insostenibilità della loro posizione.

LEGGI ANCHE  Cosa ha detto Allegri a Leao nel primo allenamento con il Milan: un gesto svela la strategia

Ziliani ha paragonato l’attuale situazione a Calciopoli, affermando che la Juventus ha “avvelenato il calcio italiano” come già fatto nei primi anni 2000 con Moggi, Giraudo e una “Cupola” di potere sportivo-federale-arbitrale. Un’associazione che per oltre un decennio avrebbe alterato il regolare svolgimento delle competizioni, minando l’integrità sportiva del campionato.

La critica al giornalismo sportivo: “Complicità e silenzio imbarazzante attorno alla Juventus

Ziliani ha indirizzato un attacco frontale anche al mondo del giornalismo e dei media sportivi italiani, accusandolo di aver mantenuto per anni una posizione di complice silenzio nei confronti delle vicende juventine. “Il disgusto non nasce solo dalle azioni del club, ma dalla collusione di parte della stampa”, ha denunciato, evidenziando come in molti abbiano cercato di metterlo a tacere per le sue denunce iniziate negli anni Novanta.

Secondo Ziliani, la vicenda Juventus rappresenta una metastasi nel sistema calcio, un fenomeno che avrebbe generato sfiducia e rassegnazione in migliaia di tifosi. La sua critica va ben oltre l’ambito sportivo, colpendo le dinamiche di potere che da decenni condizionerebbero l’intero ecosistema calcistico italiano.

LEGGI ANCHE  Perché la Serie A è favorita per il posto extra in Champions League nel 2026/27

Il giornalista ha chiuso il suo intervento parlando di “ribrezzo” e “disgusto vero” nel constatare la passività con cui questi comportamenti sono stati accettati e coperti, senza conseguenze tangibili per i protagonisti coinvolti. Parole dure, destinate ad alimentare un dibattito acceso tra tifosi, addetti ai lavori e opinione pubblica.

Prev Post

Calciomercato Roma, Gasperini vuole il nuovo Lookman: i dettagli dell’affare

Next Post

Oppini sbotta e difende la Juventus: “Paragonare la sconfitta col City all’Inter in finale di Champions è grottesco”