Svolta definitiva Vlahovic-Juventus, incontro imminente con gli agenti del giocatore: la soluzione per l’addio

Dusan Vlahovic è sempre più ai margini del progetto tecnico della Juventus e un incontro imminente con i suoi agenti potrebbe segnare la svolta definitiva. Il club bianconero ha convocato il procuratore Ristic per discutere il futuro dell’attaccante serbo, che non rientra nei piani di Igor Tudor. Nonostante in passato l’allenatore croato lo avesse elogiato pubblicamente, le prestazioni deludenti e l’atteggiamento poco convincente hanno spinto la società a considerare soluzioni drastiche, tra cui la risoluzione consensuale del contratto.

Vlahovic ha un ingaggio da 12 milioni di euro a stagione fino al 2026, cifra considerata insostenibile dalla nuova dirigenza. Il suo scarso impiego al Mondiale per Club, dove Tudor ha preferito Kolo Muani, ha confermato la perdita di centralità nel progetto. Inoltre, il like social a Bellingham dopo la sconfitta contro il Real Madrid e il rifiuto al Fenerbahçe hanno incrinato ulteriormente i rapporti, facendo perdere la pazienza alla società.

La Juventus potrebbe proporre una buonuscita o un rinnovo-ponte per spalmare l’ingaggio, consentendo al giocatore di trasferirsi in prestito e rilanciarsi in vista dei Mondiali 2026. Tuttavia, l’ipotesi di una rottura definitiva resta sul tavolo, con il rischio concreto che Vlahovic venga messo fuori rosa se non si troverà un accordo.

Il piano della Juve in attacco: David, Sancho e Osimhen per il dopo Vlahovic

La Juventus si sta già muovendo per costruire un nuovo reparto offensivo senza Vlahovic, e ha messo nel mirino profili di alto livello. L’arrivo di Jonathan David è già stato definito, mentre si lavora su due fronti: il possibile acquisto di Jadon Sancho e la trattativa con il PSG per trattenere Kolo Muani, già protagonista al Mondiale per Club. In parallelo, resta viva la suggestione Victor Osimhen, anche se i costi dell’operazione sono elevatissimi.

La strategia della dirigenza è chiara: liberarsi di un ingaggio pesante e puntare su giocatori più funzionali al gioco di Tudor, con maggiore continuità e affidabilità sotto porta. Vlahovic, che non ha mai realmente convinto a Torino, rischia così di diventare un caso spinoso da gestire, soprattutto se dovesse decidere di restare fino alla scadenza del contratto.

Il club spera di replicare l’epilogo positivo visto con Federico Chiesa, ceduto al Liverpool dopo una fase di esclusione tecnica. Ma nel caso del serbo, la situazione appare più complessa, anche per la volontà del giocatore di non accettare destinazioni considerate di secondo piano. L’incontro con gli agenti sarà decisivo per capire se ci sarà una via d’uscita condivisa o se si andrà verso un muro contro muro.

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