Un episodio sconcertante ha agitato l’Estadio do Dragao di Oporto durante l’incontro tra lo Shakhtar Donetsk e il Porto, con il primo che ha pareggiato temporaneamente la partita in un contesto di totale confusione tra arbitri e giocatori avversari.
Nel corso di un’azione d’attacco dello Shakhtar, l’assistente di gara ha sollevato la bandierina segnalando un presunto fuorigioco di Zubkov. Tuttavia, l’arbitro romeno Istvan Kovacs ha sorprendentemente deciso di non interrompere il gioco, seguendo la prassi moderna di attendere la fine dell’azione prima di prendere una decisione, spesso facilitata dal ricorso al VAR.
A differenza della squadra ucraina e dell’arbitro, i giocatori del Porto, vedendo l’alzata di bandierina, hanno improvvisamente rallentato e, in alcuni casi, si sono addirittura fermati in attesa di un calcio di punizione dovuto al presunto fuorigioco. Incredibilmente, nel frattempo, Zubkov ha crossato il pallone in area, consentendo a Sikan di segnare e portare la partita sull’1-1.
Il Var è intervenuto regolarmente per esaminare l’azione, stabilendo che la posizione di Zubkov era, in realtà, regolare. Di conseguenza, il gol di Sikan è stato convalidato, generando la comprensibile frustrazione e rabbia tra i giocatori del Porto, delusi dalla decisione di Kovacs di non interrompere il gioco.
Nonostante la controversia, il Porto è riuscito a segnare il secondo gol prima della fine del primo tempo, ma il clamore generato da questo episodio continuerà sicuramente a far discutere nel mondo del calcio.