“Fine vita digitale” è il termine con cui il Centro nazionale giapponese per la protezione dei consumatori (NCAC) indica raccomandazioni insolite ma ragionevoli a cui pensare in caso di morte: cosa succede in caso di morte ai nostri account di posta elettronica, ai nostri account su social media, agli account che utilizziamo costantemente per miriadi di altri siti e servizi, ai quali abbiamo affidato, vale davvero la pena dirlo, la nostra vita?
Il NCAC consiglia di iniziare a pensare anche a come “piano la fine della tua vita digitale” per non creare problemi in caso di morte a familiari, parenti e amici. «Nella società moderna smartphone e personal computer sono molto diffusi», riferisce il Centro, spiegando che «circa il 90% delle persone in ogni fascia di età tra i 20 e i 59 anni, il 78,3% tra i 60 anni e il 49,4% tra i 70 anni ” hanno questi dispositivi.
Si prevede che sempre più persone lascino dietro di sé “reliquie digitali” al momento della morte, evidenziando la necessità di pensare anche a fine della vita digitale. L'NCAC riferisce che sempre più persone, ad esempio, non sono in grado di annullare gli abbonamenti online dei propri cari dopo la loro morte perché non dispongono di nome utente e password.
Bisogna pensare all'eredità digitale, come fa ad esempio Apple che già ora permette di indicare un contatto erede, qualcuno che possiamo designare come autorizzato ad accedere ai dati del nostro account in caso di morte.
Il Centro giapponese per la tutela dei consumatori evidenzia problemi come quelli che si potrebbero riscontrare con le banche, gli abbonamenti e i vari servizi a pagamento, suggerendo indicare in un testamento o altro documento analogo le credenziali utilizzate per accedere ai vari servizi online.
Questa scelta eviterebbe i lunghi e complessi passaggi burocratici che gli eredi altrimenti dovrebbero affrontare, aumentando i problemi oltre a prolungare il dolore della perdita.
A questo indirizzo troverete il nostro articolo con le informazioni su cosa succede in caso di morte alle nostre caselle di posta elettronica, ai nostri account social e in generale agli account che utilizziamo costantemente.