Dal 1° luglio 2025, Eurosport 1 ed Eurosport 2 non saranno più disponibili su Sky Italia, segnando la fine della collaborazione tra la pay-TV e Warner Bros. Discovery. La scadenza dell’accordo ha posto termine a settimane di trattative senza esito, comportando anche l’uscita di Discovery Channel e della app discovery+ dalle piattaforme Sky Q, Stream e Glass.
Secondo fonti interne, Sky ha deciso di non proseguire l’intesa a causa della crescente trasmissione in chiaro dei contenuti chiave di Eurosport, come Olimpiadi, ciclismo e sport invernali, riducendone l’esclusività. A pagare lo scotto maggiore saranno gli appassionati di tennis: il network sportivo statunitense detiene i diritti in esclusiva per Australian Open e Roland Garros, due tornei che non saranno più trasmessi all’interno dell’offerta Sky Sport. Una perdita significativa, considerato che il torneo di Parigi – appena rinnovato fino al 2030 – si disputa in orari favorevoli per l’audience italiana.
La mancanza di visibilità rappresenta un punto critico per Warner Bros. Discovery: il 60-70% dell’audience di Eurosport in Italia proveniva da Sky, e l’uscita dalla piattaforma comporterà l’assenza dai rilevamenti Auditel. In questo contesto, Sky si prepara a rafforzare la propria offerta sportiva interna, puntando su nuovi diritti esclusivi e sulla continuità nei contenuti di maggiore richiamo per i propri abbonati.
Sky rilancia: nuovi diritti e piani per compensare l’addio di Eurosport
Nonostante la perdita dei canali Discovery, Sky rafforzerà la sua offerta sportiva, puntando sul rinnovo dei principali diritti in scadenza come Bundesliga e Wimbledon. L’azienda ha inoltre confermato tramite il responsabile sport, Marzio Perrelli, di essere in trattativa per l’acquisizione dei diritti della MotoGP, mentre l’interesse verso il basket professionistico resta concreto.
I contenuti lasciati da Eurosport – Vuelta, Giro delle Fiandre, eventi del WEC, 24 Ore di Le Mans, PGA Tour, Grand Slam Track, maratone e sport da combattimento come UFC e WWE – rappresentano un’offerta ancora importante ma con un peso mediatico e commerciale ormai in parte assorbito da offerte accessibili in chiaro o su piattaforme digitali indipendenti.
Sky punterà dunque a valorizzare i propri canali proprietari, concentrando investimenti su eventi esclusivi e produzioni editoriali interne. Il disimpegno da Discovery apre anche nuove opportunità di collaborazione con altri partner, italiani e internazionali, che potrebbero arricchire la programmazione multisport. Con le Nazionali di calcio già in esclusiva per le qualificazioni ai Mondiali 2026 e la Nations League, Sky mira a colmare il vuoto con contenuti di alto profilo e fidelizzare ulteriormente la propria utenza in un panorama mediatico sempre più competitivo.