Da pochi giorni Alberto Gilardino non è più alla guida del Siena in Serie D. E pensare che il club toscano era seconda in classifica a meno 4 dalla capolista (il Tiferno) e con due gare da recuperare. Ma l’esonero di Gilardino non è arrivato per il rendimento in campo della sua squadra. E’ lo stesso allenatore a spiegare il suo addio nell’intervista dell’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“Il mio addio al Siena è stata una scelta condivisa col club. Entrambi abbiamo deciso di interrompere il nostro rapporto. A settembre la situazione da noi era la seguente: i giocatori si allenavano con maglie di lana e il numero costruito con lo scotch. Ma io e il mio staff abbiamo sempre dato il massimo per costruire un’identità forte all’interno del gruppo, per il Siena e per Siena. La proprietà e il ds Grammatica ci avevano dato delle indicazioni a inizio stagione. La cosa che mi fa più male è sentir dire dal vicepresidente Andrea Bellandi che io lavoravo senza prevedere un contatto e un dialogo con le varie componenti all’interno del club. Io ci sono sempre stato quando la proprietà, tramite l’interlocutore russo, mi chiamava”.
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Fonte Dichiarazioni: TuttoMercatoWeb