TMW – Capello: “Gasperini mi somiglia molto. Su Dzeko e la Roma…”

Di seguito le parole di Fabio Capello, ex allenatore di Milan e Juventus, in esclusiva a TuttoMercatoWeb: “Mi rivedo in Gasperini”
“Mi rivedo in Gasperini. Roma-Dzeko, rapporto da ricucire“. Questo il commento di Fabio Capello dopo l’ultima giornata di Serie A, ospite della trasmissione Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio. Tanti i temi toccati dall’ex allenatore della Roma, tra cui l’Atalanta di Gasperini, il Milan di Pioli e la Juventus di Andrea Pirlo.
Sul campionato: “La classifica è giusta per tutto quello che abbiamo visto, per il valore delle squadre, per come si sono confortate. Chi ha avuto meno alti e bassi è avanti. Non dimentichiamoci che una parte importante l’ha avuta il Covid, ma è la classifica reale. C’è un’involuzione del sistema di gioco, ci sono squadre che stanno facendo benissimo, come Verona e Atalanta che hanno riportato ad una idea di calcio all’italiana, con marcature a uomo e pressing, che stanno creando problemi anche alle grandi. Copiano Guardiola ma quello del Barcellona, che aveva dei fuoriclasse. Oggi però è diverso anche lui“.
Sulla sconfitta del Milan contro l’Atalanta: “E’ una lezione che ti dà il calcio, che ti fa svegliare e capire che devi fare qualcosa di diverso. Quando trovi una squadra come l’Atalanta, devi inventarti altro. E se come giocatore non sei abituato a una pressione costante, vai in difficoltà. Il calcio di oggi è quello di pressarti e giocare veloce“.
Sulla Juventus di Pirlo: “Ha un centrocampo dinamico ora, di forza e qualità discreta. Con delle idee. Pirlo ha cercato strade nuove, c’ha messo un po’ di tempo. In Europa? La fase più importante credo sia il recupero di Chiellini e De Ligt. Serve meno fraseggio e più dinamicità“.
Sulla situazione Dzeko-Roma: “Bisogna ricucire il rapporto, se non vuoi farti male da solo e hai obiettivi. Può avere sbagliato il tecnico o il giocatore, servono chiarimenti senza perdere la faccia. Se il tecnico la perde, poi non ha più lo spogliatoio in pugno e questo non può andare. La Lazio nel derby aveva impostato una certa partita. La Roma, se pressata e con ritmi elevati, ha difficoltà. Alla Roma forse sarebbe servita una contestazione eclatante come successe a me l’anno dello Scudetto dopo Bergamo“.
Sulla favorita per lo scudetto: “Era l’Inter, che ora ha cambiato e non gli interessa più il possesso palla, che non si sbilancia troppo come successo nella prima parte di campionato. E’ questa la squadra più completa e pericolosa“.
Sull’Atalanta: “Come mentalità mi rivedo in Gasperini, per il rispetto che chiede, per il gioco che fa, percome si è evoluto“.
Fonte dichiarazioni: Tuttomercatoweb
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