Perché l’Inter ricorda tanto la prima Juventus di Antonio Conte

L’Inter di Antonio Conte e il duello scudetto con la Juventus
Con la vittoria nel derby di domenica l’Inter di Antonio Conte ha agganciato la Juventus in testa alla classifica. Il duello scudetto è più aperto che mai ed ha anche un terzo incomodo, ovvero la Lazio di Simone Inzaghi. Era dalla stagione 2001/2002 che non c’erano tre squadre ancora pienamente in lotta per il tricolore a questo punto della stagione. Il duello tra bianconeri e nerazzurri, però, fa tornare in mente una stagione, in particolare: il 2011/12, quello della prima Juve di Antonio Conte.
Le similitudini tra l’Inter e la prima Juve di Conte
Quella Juve, allenata per la prima volta proprio dall’allenatore salentino, fu protagonista di un duello serrato con il Milan di Massimiliano Allegri. A fine stagione furono proprio i bianconeri a laurearsi Campioni d’Italia. Anche quella Juventus, veniva da un paio di stagioni deludenti e si affidò alla sua ex bandiera per risollevarsi. Così come l’Inter attuale.
Il dogma del 3-5-2, la rosa corta e la fame di vincere
Tornando con la mente a quella stagione 2011/12, si osservano tanti parallelismi tra quelle due squadre. Quella Juve conquistò il campionato con quello che sarà il marchio di fabbrica contiano: ovvero la fame di vincere. Una fame traslata sul campo con quel 3-5-2 che fece la fortuna della Vecchia Signora e che diventerà un dogma per Conte, anche dopo la Juve. Una squadra tutta fisico e corsa con una rosa molto minimal e con la qualità tutta nei piedi di Pirlo e il capitano Alex Del Piero. Nell’Inter di oggi, la qualità potrebbe passare dai piedi del nuovo arrivato Eriksen.
I pareggi e il passo lento delle rivali
La fame di vittorie porta anche a saper non perdere partite complicate. Una dote appartenente alla Juve targata 2011/2012, che concluse il campionato da imbattuta e con il record di pareggi (15, insieme al Catania). Una dote rintracciabile anche nella nuova Internazionale di marca contiana. In tal senso è ancora più impressionante il pari rendimento delle due squadre nel periodo tra gennaio e febbraio. In quel periodo,la Juve 2011/12 ebbe un periodo di appannamento pareggiando contro Bologna, Genoa, Siena, Cagliari e Chievo. Mentre l’Inter 2019/2020 ha avuto una flessione nel mese scorso, pareggiando con Cagliari, Lecce e Atalanta. Altro punto in comune, il passo lento dei rivali: così come il Milan di Allegri non approfittò della pareggite juventina, la Juve di Maurizio Sarri non ha approfittato della flessione nerazzurra a gennaio.
Può essere l’anno dell’Inter come il 2012 fu quello della Juve?
Corsi e ricorsi storici. Con buona pace dei tifosi scaramantici, si può dire che tante cose dell’Inter di oggi ricordano la prima Juve di Conte. Può essere questo l’anno giusto per i nerazzurri? Solo il campo potrà dirlo. Un dato di fatto c’è ed è che stiamo assistendo ad uno dei campionati più avvincenti degli ultimi vent’anni. E lo dobbiamo, come nel 2012, all’allenatore di Lecce che vuole a tutti i costi ripetere quella stagione, ma con colori diversi.
FOTO: Mirror Football Twitter.