Lazio, Mauri: “Derby gara unica. Il 26 maggio è stato incredibile”

L’ex capitano della Lazio, Stefano Mauri, ha parlato ai microfoni di Radio Style Channel.
Stefano Mauri si è espresso sul derby tra Lazio e Roma che si disputerà domani. Ecco le sue parole:
“Ho vissuto tanti derby, con l’esperienza l’attesa prima di giocare durava sempre di più, mentre le prime volte non realizzavo bene cosa volesse dire per i tifosi e la città. Ricordo la partita vinta 3-0 nel 2006. Cambiammo modo di giocare, e Rocchi e Pandev davanti facevano spesso la differenza. L’atmosfera? È diversa da tutte le altre partite, le aspettative sono diverse e gli stimoli tantissimi, ragion per cui spesso nel derby si ha il coraggio di provare giocate rischiose. Gol più bello? Il primo (nel 3-0 del 2006), mi è rimasto nel cuore, nonostante sia stato il più semplice realizzato dei tre che ho siglato “.
ROMA – “Quest’anno i giallorossi sono una squadra completa. Hanno gamba e qualità tecnica, sono devastanti negli spazi e nelle ripartenze. Occhio agli inserimenti di Veretout in area “.
RITUALI – “Tutti gli sportivi hanno i loro riti e scaramanzie. La favorita di domani è la Roma sicuramente. 26 maggio? L’ho vissuto con grande attesa. Venivo da un infortunio e non vedevo l’ora di entrare in campo. Partecipai a quella storica partita e vittoria, entrata nella storia della Lazio. Klose? Aveva una grande esperienza e sapeva l’importanza della partita, vivendo l’attesa in maniera diversa da noi altri calciatori “.
STADIO VUOTO – “Sicuramente tutti i giocatori vorrebbero giocare sempre tutti i match con il pubblico. Lo spettacolo perde tanto. Il risultato conterà tanto da una parte e dall’altra, ma i tifosi meritavano di essere allo stadio. La situazione però non lo permette “.
APPROCCIO – “L’approccio è fondamentale. In un derby però è più importante restare concentrati dopo aver segnato. I 10/15 minuti dopo il gol sono i più decisivi della partita per raddoppiare o pareggiare “.
Fonte dichiarazioni: Lalaziosiamonoi.it
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