La 26esima giornata di Serie A, ha giovato alle “piccole”, che hanno messo in grossa difficoltà le prime della classe. L’ultima giornata, poteva essere fondamentale per potersi fare un’idea di come sarebbe potuto finire il campionato. Dopo i risultati e le partite a cui abbiamo assistito, chi rischia e chi respira? Nelle zone calde chi può raggiungere l’obiettivo stagionale e chi rischia seriamente di restare fuori dai giochi per il prossimo anno? 12 giornate alla conclusione del campionato, tutto aperto, dalla zona retrocessione al discorso scudetto.
Milan, in ottima forma: una Salernitana più cattiva sbarra la strada
Partiamo dalla capolista, il Milan è sceso in campo sabato sera nell’anticipo delle 20.45 contro la Salernitana. Sulla carta ci si aspettava una passeggiata dei rossoneri a Salerno, che però hanno trovato di fronte una squadra, sportivamente parlando, cattiva. La Salernitana ha tenuto testa a un Milan, che fino al match di sabato si trovava in uno stato di forma formidabile, con le conferme arrivate grazie ai tre risultati utili consecutivi con Juventus, Inter e Lazio in coppa. Ad oggi non ci sono più certezze, certezze che devono tornare al più presto, già dalla prossima contro l’Udinese.
Inter, dubbi sull’attacco: Lautaro flop
L’Inter, virtuale capolista, con una partita semplice sulla carta da recuperare, sta vivendo un momento no da un mese a questa parte, a salvarla in alcune occasioni è stata la fortuna nel trovare le reti oltre il 90′, con Empoli e Venezia. Bel gioco, tante occasioni, ma pochi gol. Il problema centrale è lì davanti, dopo un avvio di campionato devastante con la nuova coppia d’attacco Dzeko-Lautaro, oggi sembra non trovare più la quadra di inizio campionato, Lautaro fuori dai radar, spesso sostituito, pochi gol e ora pizzicato anche dai tifosi nerazzurri. L’Inter nell’ultima giornata di campionato è stata spazzata a San Siro via da un ottimo Sassuolo. Corsa scudetto che l’Inter rischia di mettere in serio pericolo.
Napoli, parteonopei fermati da un ottimo Cagliari
Nel posticipo di lunedì, il Napoli con qualche indisponibile, tra cui Insigne, è stato dominato da un grande Cagliari, che in quest’anno nuovo sta mettendo in difficoltà chiunque incontri. Il Napoli è riuscito a recuperare lo svantaggio nei minuti finali con Osimhen, ha guadagnato un punto sull’Inter, ma ci sono ancora molti punti interrogativi, uno dei tanti è: il Napoli è da scudetto?
Juventus, non ci siamo: poco gioco, pochi risultati
La formazione di Massimiliano Allegri ha del potenziale, ottimi giocatori, ma pochi risultati. La Juventus gioca la maggior parte della partita nella propria metà di campo, per vincere bisogna essere padroni del gioco e del campo. La politica di Allegri è attaccare e difendersi al momento giusto, saper interpretare la partita. Allegri ha ragione, ma per portarla a casa, che si attacchi o che si difenda bisogna essere padroni del campo. Questa Juve non merita di stare nelle prime 4.
Atalanta, tanta sfortuna: mancano gli attaccanti
Tanta, troppa sfortuna tra i bergamaschi, dopo aver perso per tutta la stagione il punto di riferimento della squadra, Duvan Zapata, ha perso in settimana contro l’Olympiakos anche Muriel. Gasperini senza attaccanti rischia di trovare pochi punti di riferimento e quindi pochi gol. Con la Fiorentina poche occasioni, se non il gol tanto discusso annullato alla formazione lombarda. Un’Atalanta così faticherà a raggiungere la qualificazione in Champions.
Lazio, senza Immobile fatica troppo
Out Immobile, la Lazio trova solo una rete che non basta per accorciare su Atalanta e Juve. Immobile è troppo importante per i biancocelesti, lo dimostra anche la classifica cannonieri, con 19 gol fatti, Ciro Immobile è momentaneamente al comando della classifica. Possono i biancocelesti arrivare in Champions?
Zona retrocessione: chi allunga e chi non molla
La Salernitana non molla, dopo il pareggio con il Milan, cerca conferme per la risalita. Genoa che pareggia con il Venezia, risultato che non soddisfa nessuna delle due. Le ottime prestazioni del Cagliari non bastano, per i sardi è ancora zona retrocessione. Udinese con due partite in meno può staccarsi, c’è ottimismo a Udine. Ottima Sampdoria che allunga e respira, grazie al ritorno al gol di Fabio Quagliarella.
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