Serie A 2025/26, rivoluzione VAR: gli arbitri annunceranno le decisioni anche allo stadio

La Serie A introduce una svolta storica per la trasparenza arbitrale: dalla stagione 2025/26, gli arbitri spiegheranno pubblicamente le decisioni VAR direttamente allo stadio, comunicandole anche ai tifosi presenti sugli spalti e, di riflesso, a quelli a casa. Questa innovazione, nota come in-stadium VAR announcement, sarà attivata dopo ogni On Field Review o revisione lunga, rendendo chiaro a tutti il motivo della decisione finale.

Il nuovo protocollo è già stato sperimentato nel Mondiale per Club e, in Italia, ha fatto una prima comparsa nelle semifinali e finale di Coppa Italia — anche se in quelle gare non si è mai presentata l’opportunità concreta per metterlo in atto. Ora, con l’estensione a tutta la Serie A, il progetto entra ufficialmente nel vivo. L’obiettivo? Migliorare la trasparenza, ridurre le polemiche e aumentare la fiducia tra arbitri, squadre e tifosi.

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La comunicazione sarà effettuata via microfono dallo stesso arbitro principale, che spiegherà in tempo reale la decisione assunta dopo aver consultato il monitor a bordo campo. Una misura già applicata in altri sport come il football americano, e ora sbarcata anche nel calcio italiano per allinearsi agli standard internazionali promossi dalla FIFA.

Una stagione di grandi riforme per l’AIA: tecnologia, struttura e formazione al centro

La rivoluzione non si ferma alla VAR announcement: l’Associazione Italiana Arbitri (AIA) ha avviato un ampio piano di riforme, destinato a rimodellare l’intero sistema arbitrale nei prossimi anni. Oltre all’implementazione della comunicazione audio, il 2025/26 vedrà anche l’introduzione del VAR light in Serie C e Serie A femminile: una versione semplificata del video supporto, priva di postazione fisica centrale (VOR).

In arrivo anche modifiche strutturali nella formazione e nella carriera arbitrale. Addio ai cinque passaggi obbligatori di categoria: la selezione sarà più meritocratica, con promozioni basate su tre o massimo cinque step. Dal 2026/27 debutterà inoltre la figura del Direttore Tecnico, pensata per gestire l’ambito tecnico riducendo le interferenze politico-associative.

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Gianluca Rocchi è stato confermato alla guida della CAN A, mentre Daniele Orsato assumerà un nuovo ruolo a capo della CAN C, affiancato probabilmente dagli ex assistenti Carbone e Giallatini, oggi in bilico tra campo e scrivania. Stefano Braschi guiderà invece la CAN D, prendendo il posto del promosso Alessandro Pizzi.

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Infine, sul fronte economico, debuta il TFA (Trattamento di Fine Arbitraggio): un’indennità pensata per facilitare il reinserimento lavorativo degli arbitri dismessi, offrendo loro la possibilità di restare attivi nell’ambiente associativo. Una stagione di svolte e rinnovamenti, dove la parola d’ordine è una sola: fiducia.

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