La Salernitana continua a sprofondare nella crisi dei risultati, con il rendimento in panchina di Inzaghi che non riesce a cambiare le sorti della squadra. Ultima in classifica e distante sei punti dalla zona salvezza, la partita contro l’Empoli doveva rappresentare un momento di svolta per i granata. Tuttavia, la sconfitta subita, con il gol di Weissman che non è stato sufficiente a evitare il colpo del rigore di Niang, ha messo ulteriormente nei guai Inzaghi.
Inzaghi è stato chiamato alla nona giornata per cercare di risollevare una squadra che, sotto la guida di Paulo Sousa, aveva ottenuto solamente tre punti in otto partite. Tuttavia, l’ex attaccante del Milan non è riuscito a dare una svolta significativa alla formazione campana. I numeri parlano chiaro: nelle sedici partite disputate finora, la Salernitana ha conquistato solo dieci punti, con una media di appena 0,62 punti a partita.

Il bilancio è preoccupante: solamente due vittorie, di cui l’ultima risale al 30 dicembre contro il Verona. Quattro pareggi e dieci sconfitte, con solamente un punto raccolto nel 2024 in sette partite. Anche il reparto difensivo fa registrare numeri allarmanti, con 30 gol subiti in gare sotto la guida di Inzaghi.
A questo punto, è inevitabile riflettere sulla posizione dell’allenatore, con Walter Sabatini che potrebbe prendere in considerazione l’esonero per tentare il miracolo della salvezza. Una decisione verrà presa nelle prossime ore, soprattutto considerando che il calendario futuro della Salernitana sembra più favorevole: Monza, Udinese, Cagliari e Lecce potrebbero rappresentare partite cruciali per il destino dei campani.
Anche se la media punti di Inzaghi (0,62) è leggermente migliorata rispetto a quella di Sousa (0,38), questo non è sufficiente per risalire la classifica. Si prospetta un possibile cambio in panchina, con nomi come Semplici, Ballardini, Gotti e Giampaolo che potrebbero essere presi in considerazione, senza dimenticare la possibilità di guardare anche all’estero per trovare una soluzione.