Il processo contro la Juventus e alcuni suoi ex dirigenti, tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici, continua a far discutere. Le accuse principali riguardano aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza, false fatturazioni per generare plusvalenze fittizie e interventi irregolari sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia di Covid-19.
Durante l’udienza svoltasi a Roma, il pool difensivo ha presentato un’istanza per chiedere l’annullamento del rinvio a giudizio davanti al Gup Anna Maria Gavoni. Secondo i legali Sangiorgio, Bellacosa e Apa, esistono due vizi formali che giustificano questa richiesta: il primo riguarda le perquisizioni del 2021 e il sequestro di materiale informatico, mentre il secondo si riferisce alla mancata selezione del materiale pertinente al caso. Tra le 221 parti ammesse al processo civile, ci sarebbero infatti anche foto personali e cartelle cliniche, che avrebbero leso i diritti della difesa e quelli personali degli imputati.
La prossima udienza è prevista per il 15 aprile, data in cui il Gup Gavoni deciderà in merito alla richiesta di annullamento. Questo processo rappresenta un momento cruciale per la Juventus e i suoi ex dirigenti, che potrebbero affrontare gravi conseguenze legali.