L'allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino si è rivolto ai media nel corso della conferenza stampa in vista dell'esordio della squadra in Conference League contro i New Saints. Dopo il pareggio contro l'Empoli in campionato, Palladino espresso il suo pensiero sulla prossima partita e sui progressi della squadra.
“Ci mancano pochi punti, ma proprio per questo domani vogliamo fare una grande prestazione – ha dichiarato Palladino -. “Contro l’Empoli siamo stati solidi, anche se ci è mancato qualcosa in fase offensiva. Domani vogliamo tornare a sorridere. Vincere aiuta a vincere e noi stiamo cercando di creare questa mentalità. I nuovi giocatori si stanno ambientando e stiamo creando un gruppo e una famiglia. Adesso dobbiamo continuare su questa strada perché è quella giusta”.
Parlando della situazione attuale della squadra, Palladino ha detto: “Siamo in emergenza in difesa. Pongracic non è ancora al meglio e, nonostante si sia allenato con il gruppo nei giorni scorsi, non sarà a disposizione. Ho la fortuna di avere un gruppo eccezionale: farò tanti cambiamenti perché voglio avere risposte positive da tutti. Moreno partirà dal primo minuto. E’ l’unico difensore centrale che abbiamo e conosce bene i meccanismi della squadra”.
Alla domanda sulla formazione, Palladino ha scelto di tenere le carte nascoste: “Vorrei rispondere, ma preferisco mantenere un po' di mistero. Non voglio dare alcun vantaggio alla squadra avversaria. Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra”.
Riguardo Albert Gudmundsson e le recenti discussioni in campo sui rigori e sui calci di punizione, Palladino chiarisce: “A qualcuno sembrava una discussione in campo. Ma è normale che un giocatore si preoccupi di segnare e di fare il meglio per la squadra. Abbiamo stabilito delle gerarchie per i rigori e i calci di punizione, ma è chiaro che tutti vogliono dare il loro contributo”.
Palladino ha elogiato anche Christian Kouame per i suoi commenti nel post partita dopo la partita con l'Empoli: “Ho ascoltato con attenzione le parole di Kouame a Empoli: parlava da vero capitano e da leader dello spogliatoio. Mi piace quando un giocatore si assume la responsabilità”.
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