Grande elusione in tutta Italia per la mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali in Qatar. Il giornalista sportivo. Franco Ordine non le manda a dire e spiega punto per punti gli orrori ed errori dei giocatori della Nazionale Italiana. Le sue pungenti parole a Radio Punto Nuovo, dove ha parlato non solo dei giocatori, ma anche di Mancini.
MANCINI- VENTURA? PARAGONE CHE NON CI STA
Durante la sua dichiarazione a Radio Punto Nuovo, Ordine ha fatto il paragone tra Mancini e Ventura:
“Il paragone tra Ventura e Mancini non ci sta. Quest’ultimo ha capovolto lo spartito calcistico regalandoci un mese da sogno la scorsa estate. Il nostro calcio è questo, sono venuti fuori tutti i limiti. Dietro c’è un’idea malsana di calcio, uno schema che riguarda soprattutto i media, le definizioni del valore di calciatori. Berardi, che non è mai uscito da Reggio Emilia, come fa a valere 30 milioni? 30 milioni di chiacchiere!”
SPARATUTTO SU DONNARUMMA, IMMOBILE E INSIGNE
Ordine ha continuato la sua dichiarazione commentando le prestazioni dei giocatori:
“Insigne nell’1 contro 1 non va via nemmeno a mio nipote. Immobile impalpabile. Donnarumma gioca a Palermo prende gol da un tiro che parte da Catania. Non si può pensare sia colpa di Mancini. Il punto è che dobbiamo cambiare completamente le idee, la qualità dei nostri allenatori, lo schema economico-finanziario del nostro calcio e mettere alla periferia agenti e procuratori. C’è un problema anche legato ai settori giovanili, la situazione è insostenibile. Grazie al sistema fiscale, tramite il quale gli stranieri pagano il 50% delle tasse, alle squadre converrà sempre prendere degli stranieri. Se oggi giochiamo con Lucca in under 21 che ha fatto 6 gol da inizio campionato, vuol dire che il calcio è sbagliato dalle fondamenta. Per quanto riguarda la parte tecnica, l’Italia non va ai Mondiali per colpa dei giocatori perché se Berardi sbaglia a porta vuota non è colpa di Mancini. Poi c’è la quota dirigenti: abbiamo una Serie A litigiosa che non si mette d’accordo su nulla. Da questi fattori poi arriva il declino del calcio italiano”.