Nel suo editoriale su milannews.it, il giornalista Franco Ordine ha parlato del Milan, commentando la situazione infortuni tra le fila dei rossoneri e i possibili movimenti in vista del mercato di gennaio: “C’è un problema che dev’essere risolto alla radice: quello degli infortuni. I numeri sono tali da inchiodare i responsabili (area tecnica e staff tecnico) a fornire delle risposte esaurienti. Zlatan Ibrahimovic, nel suo libro, ha offerto una piccola traccia. E cioè quando ha cominciato a soffrire al tendine d’Achille ha pensato che la responsabilità fosse del terreno durissimo del campo principale di Milanello che era stato rifatto in estate. Può darsi. Tocca a un esperto del ramo farcelo sapere. So anche da fonte interna che il club ha provveduto a potenziare il settore per accelerare le guarigioni. Non sembra che ci siano risultati specie se penso alla diagnosi di Leao che lasciava prefigurare un recupero veloce e che invece si prolunga oltre misura. Con il nuovo anno e con la ripresa dell’attività, Pioli e i suoi collaboratori devono essere in grado di capire dove sta il problema. Altrimenti qualunque sia l’intervento sul mercato, tutto sarà vano perché resistere altri mesi in questa condizione sarà impossibile. Forse sarebbe il caso di cambiare qualche metodo, qualche allenamento, qualche prato, oppure di far leggere tutti i dati a un esperto della materia. Riconoscere di avere un problema e rivolgersi a un competente non è umiliante: è sintomo di intelligenza! Dal mercato non possiamo e non dobbiamo pretendere la luna: non ci sono calciatori in vendita che alzerebbero il tasso tecnico del Milan e perché non si può chiedere ad Elliott di investire cifre consistenti. Bisogna puntare sulla bravura di Moncada e dell’area tecnica. L’anno scorso arrivarono 3 rionforzi: uno eccezionale (Tomori), uno così così (Meitè), l’altro inutile (Mandzukic). Basterebbe un difensore di grande affidamento per rimpiazzare Kjaer con le caratteristiche del leader se tutti gli altri dovessero dare garanzie di natura muscolare. Si può discutere Pellegri, è stata una scommessa a prezzo bassissimo: ci fosse l’occasione per cambiarlo con qualche altro alla ricerca di maggiore visibilità, non sarebbe una grande spesa“.
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