Domenica sera l'Inter ospiterà la Juventus a San Siro per il primo Derby d'Italia della stagione. Anche se Thiago Motta non è estraneo a questo appuntamento, sarà il suo primo sia da allenatore che da parte del partito bianconero.
Il 42enne è reduce dalla prima sconfitta dal suo arrivo a Torino, dopo la sorprendente sconfitta dei Bianconeri contro lo Stoccarda. Pertanto, sarà ansioso di evitare una seconda sconfitta consecutiva, poiché segnalerebbe l'inizio di un periodo negativo.
Eppure, questa trasferta contro i suoi ex datori di lavoro sarà sicuramente la prova più dura per lui finora da allenatore della Juventus. Riuscirà dunque a superare i pronostici e a rovesciare la squadra di Simone Inzaghi?
Ecco tre aspetti che potrebbero aiutare la Juventus a uscire con un risultato positivo dal Giuseppe Meazza.
Premendo Asllani
Mentre la Juventus sarà priva di figure importanti come Gleison Bremer e Teun Koopmeiners, anche l'Inter ha alcune assenze importanti, primo fra tutti Hakan Calhanoglu.
Il centrocampista turco è probabilmente l’unico giocatore che Inzaghi fatica a sostituire. I nerazzurri sono orgogliosi di avere una squadra suprema con due opzioni competenti per ogni ruolo. Tuttavia, il giovane Kristjan Asllani resta ben lontano da Calhanoglu.
I bianconeri, quindi, dovranno cercare di sfruttare l'occasione pressando alto contro l'albanese che farà da trequartista di fondo, cercando così di forzarlo all'errore.
Disciplina tattica
L'Inter avrà sicuramente un vantaggio qualitativo nel complesso, ma la Juventus potrà rifarsi restando pienamente disciplinata e vigile, soprattutto in fase difensiva.
L'esterno destro, ad esempio, deve assicurarsi di recuperare in modo che Federico Dimarco e Alessandro Bastoni non raddoppino sul terzino destro.
Inoltre, Federico Gatti e Pierre Kalulu devono resistere alla tentazione di inseguire Lautaro Martinez e Marcus Thuram per tutto il campo e permettere loro di creare buchi nella linea di fondo da sfruttare per giocatori del calibro di Nicolò Barella.
Tutto sommato, disciplina, tenacia e pazienza sono le chiavi.
Ritmo nel terzo finale
Forse l'Inter avrà più qualità nei piedi, ma i bianconeri possono dare la meglio agli avversari, soprattutto nel terzo finale dove Dusan Vlahovic se la vedrà con Stefan de Vrij.
Il serbo avrà sicuramente un vantaggio in velocità rispetto al difensore olandese, ma la chiave è creare una situazione di gioco in cui possa capitalizzare questo vantaggio.
Naturalmente, la soluzione migliore per la Juve sarebbero i contropiedi che colgano di sorpresa i campioni in carica, con giocatori del calibro di Alessandro Bastoni e Benjamin Pavard troppo lontani per supportare de Vrij.
Resta quindi da vedere se gli uomini di Motta riusciranno a realizzare scenari simili.