Nicolato:”Giovani nei club? In Italia siamo indietro”

L’Italia e i giovani: il pensiero di Paolo Nicolato

Paolo Nicolato, CT dell’Italia Under 21, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Uno degli argomenti caldi trattati è stato quello relativo alla situazione dei giovani calciatori nei club italiani. Su tale argomento il CT ha fornito un suo punto di vista molto interessante. Ecco le sue parole:«Dire che gli italiani sono meno affamati degli altri mi sembra un modo per giustificare le nostre incapacità. Bisogna trovare gli strumenti per tirare fuori qualcosa in più da tutti. Tante volte siamo noi a distruggere le ambizioni dei ragazzi. E poi diciamo che non hanno fame.»

Sul collega Mancini e sul gap con gli altri paesi

Nicolato poi prosegue la sua analisi parlando del lavoro dell’attuale CT della Nazionale maggiore Roberto Mancini e sul “gap” con le altre nazioni.«Abbiamo un c.t. come Mancini, al quale non interessa l’età, ma la qualità dei calciatori. Dovrebbe essere così per tutti, anche nei club. Ma è un tasto dolente. Ciò che fa la differenza non sono i picchi di qualità, ma la quantità di giocatori tra i quali poter scegliere: non possiamo basarci  sulle eccezioni, dobbiamo guardare al lungo periodo. E oggi rispetto a Inghilterra, Francia, Spagna e Germania, ma anche Olanda e Portogallo, siamo indietro, per noi un giovane ha 20 o 21 anni, mentre in altri campionati si comincia a giocare a 17-18 anni», ha dichiarato il CT dell’Under 21.

FOTO: Italia Official Twitter.

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