Mondiali Qatar, tangenti per l’assegnazione: FIFA nel caos, morte 6500 persone per costruire gli stadi

Ormai ci siamo. I mondiali in Qatar stanno per iniziare e tutti gli occhi del mondo sono fissi sulla competizione iridata che manca dal 2018, anno in cui in Russia trionfò la Francia di Didier Deschamps. A distanza di ben dodici anni si continua a discutere dell’assegnazione al Qatar dei Mondiali: è stato giusto nonostante tutte le restrizioni di diritti civili nel Paese? Intanto incombe l’ombra delle tangenti: ecco la situazione.

Foto: profilo Twitter FIFA

MONDIALI QATAR AL VIA: PARTITA INAUGURALE TRA I PADRONI DI CASA E L’ECUADOR

Mancano poche ore all’inizio dei mondiali in Qatar. La partita inaugurale è fissata alle ore 17  di oggi. Scenderanno in campo, allo stadio “Al Bayt” il Qatar e l’Ecuador per il primo match del gruppo A.

La favorita rimane la Francia, la quale ha vinto l’ultimo mondiale svolto in Russia nel 2018 battendo in finale la Croazia, ma attenzione anche al Belgio, Brasile, Spagna ed Argentina (quest’ultima vice campione del Mondo nel 2014).

Foto: profilo Twitter EURO 2016

MONDIALI QATAR E L’OMBRA DELLE TANGENTI: E’ STATO GIUSTO ASSEGNARLO AD UN PAESE SIMILE?

La storia del Qatar può essere visionata da qualsiasi utente navigando su internet. Di certo non è uno dei primi Paesi per diritti civili, e già questo può far storcere il naso a tantissimi tifosi che aspettano ogni quattro anni una competizione così bella ed importante come il Mondiale.

Tantissimi utenti sui social, infatti, dubitano di come il Qatar abbia avuto l’assegnazione della competizione iridata nel 2010. In molti pensano che ci sia sotto qualche tangente (il nostro sito si dissocia da tali commenti) che abbia convinto la FIFA ad assegnare il Mondiale del 2022 proprio al Qatar.

Sta di fatto che la critica mediatica continua a bombardare questa scelta. Addirittura secondo le ultime notizie, per costruire gli stadi in tempo per il Mondiale sarebbero morte circa 6500 persone. Un numero elevatissimo, tutto per il dio denaro.

Foto: sito ufficiale Wikipedia

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