Mourinho dice addio alla Roma? Il messaggio criptico sul futuro dello Special One

José Mourinho si commuove nell'intervista dopo la vittoria della Conference League in finale contro il Feyenoord.

La Roma quest’anno è riuscita a portare a casa la prima edizione della Conference League. José Mourinho vince, così, il primo trofeo con la squadra della capitale dopo l’ultimo trionfo con un team italiano datato nell’anno 2010 (Champions League con l’Inter). Su Instagram lo Special One, però, ha lasciato un messaggio criptico sul suo futuro.

CONFERENCE LEAGUE, ZANIOLO REGALA IL TROFEO ALLA ROMA

E’ un gol di Nicolò Zaniolo a regalare la Conference League alla Roma in finale contro gli olandesi del Feyenoord. A metà della prima frazione di gioco l’esterno giallorosso è bravo ad incunearsi all’interno dell’area di rigore olandese, trafiggendo con uno scavetto il portiere avversario.

TRIONFO ROMA, I GIALLOROSSI SFATANO IL TABU’ DELLE ITALIANE DOPO DODICI ANNI

La Roma ha sfatato inoltre un tabù in Italia che durava da ben dodici anni. La squadra di José Mourinho è la prima italiana a vincere un trofeo europeo dopo l’Inter nel 2010. In quella stagione c’era proprio lo Special One sulla panchina nerazzurra, e conquistò la Champions League in finale contro il Bayern Monaco.

FUTURO MORINHO, IL MESSAGGIO CRIPTICO LASCIATO SU INSTAGRAM

Dopo il trionfo in Conference League, José Mourinho ha voluto scrivere un messaggio sul suo profilo Instagram. Tramite un post, l’allenatore della Roma ha espresso il suo pensiero sull’annata appena conclusa ed i suoi sentimenti verso la squadra della capitale: “I ricordi restano per sempre e la storia non può essere cancellata. Per me queste sono state emozioni incredibili, indimenticabili, ma ho bisogno di pensare “e poi”… Prima di allora, ho bisogno di abbracciare tutti. Devo dire al mondo la mia gratitudine ai miei GIOCATORI: tutti, da Rui che ha giocato 54 partite a Pietro che non ha giocato un solo minuto. Ma in questa squadra tutti hanno giocato ogni minuto di ogni partita, questo è quello che gli Einstein del calcio non sanno, non capiscono e mi dispiace per loro. Il calcio è quello che si vede e quello che non si vede, il calcio non si gioca a 11, lo si gioca in molti di più, ed eravamo tantissimi… Giocatori, allenatori, personale medico, analisti, kitmen, addetti alla cucina, famiglie, amici , romanisti, mourinhisti e sono così grato a tutti. Un giorno lascerò la Roma e l’AS Roma, questa è la legge del calcio, ma più di una o più coppe mi piacerebbe vedere questo club per sempre unito da questa passione e questo amore. Due immagini per abbracciarvi tutti. Buon giugno”.

Foto: profilo Twitter Roma

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