Morte Maradona, al via il processo: sette imputati e rischio pene fino a 25 anni di carcere

Quattro anni dopo la morte di Diego Armando Maradona, leggenda mondiale del calcio, prende il via il processo che vede sette professionisti sanitari accusati di “omicidio con dolo eventuale”. Le pene previste per i reati contestati vanno dagli 8 ai 25 anni di carcere, una chiara indicazione della gravità del caso.

La Tragedia e le Cause della Morte

Maradona è deceduto il 25 novembre 2020 a causa di una crisi cardiorespiratoria, mentre si trovava in convalescenza nella sua residenza privata a Tigre, a nord di Buenos Aires. L’ex stella del Boca Juniors e del Napoli era reduce da un intervento chirurgico per un ematoma alla testa, ma soffriva anche di numerose altre patologie, tra cui insufficienza cardiaca cronica, problemi renali e dipendenza da alcol e psicotropi.

L’autopsia ha rivelato che la causa della morte è stata un edema polmonare acuto secondario, attribuibile a insufficienze nei protocolli di assistenza domiciliare. Il personale medico è accusato di negligenza e gestione improvvisata delle cure necessarie per il paziente.

Gli Imputati e le Accuse

Tra i professionisti sotto processo figurano nomi di spicco, tra cui il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov e lo psicologo Carlos Diaz, insieme ad altri medici e infermieri. Il pubblico ministero sostiene che questi professionisti abbiano partecipato a una “ospedalizzazione domiciliare” definita totalmente “carente e imprudente.”

L’accusa specifica è di “omicidio con dolo eventuale”, che si concretizza quando si commette un’azione con consapevolezza del rischio di morte per il paziente. Le difese degli imputati si basano principalmente sulla specializzazione settoriale dei propri ruoli e sullo scarico di responsabilità.

Il Processo e i Prossimi Passi

Il processo si svolgerà a San Isidro, nella periferia di Buenos Aires, e dovrebbe durare fino a metà luglio, con tre udienze settimanali e la testimonianza di circa 120 persone. Tra i testimoni figurano familiari, amici e medici che hanno seguito Maradona nel corso della sua carriera. Una delle infermiere coinvolte, Dahiana Gisela Madrid, sarà giudicata separatamente a luglio da una giuria popolare.

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