Il Girona è stato scosso da un paio di infortuni prima della prima partita casalinga di Champions League della sua storia, ma l'allenatore Michel dice che farà di tutto per battere il Feyenoord.
La squadra catalana, che si è qualificata per la prima volta alla massima competizione europea per club finendo terza nella Liga la scorsa stagione, ha perso 1-0 in casa del Paris Saint-Germain alla prima giornata.
Sul fronte interno, domenica ha pareggiato 1-1 contro il Celta Vigo, perdendo per infortunio gli uomini chiave Oriol Romeu e Daley Blind.
Si prevede che il primo salterà circa otto settimane mentre il secondo probabilmente resterà fuori per un mese, ma Michel sceglie di rimanere ottimista in vista della storica uscita del Girona.
“È la nostra nuova realtà. Dobbiamo affrontare una partita alla volta”, ha detto Michel ai giornalisti prima della partita di mercoledì allo Estadi Montilivi.
“Il centrocampo senza Romeu è a corto di personale. Ma domani avremo bisogno dei migliori undici possibili per vincere. Dobbiamo vederla in questo modo.
“Mi preoccupa soprattutto la questione psicologica. Romeu non ha giocato contro il Rayo Vallecano e si è infortunato. La cosa più importante è che la testa stia bene. La mia preoccupazione è andare partita per partita e la squadra che giocherà sarà la migliore possibile”.
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— Girona FC (@GironaFC_Engl) 1 ottobre 2024
Dopo aver affrontato i giganti spagnoli Real Madrid e Barcellona per gran parte dell'ultima stagione, il Girona è ora messo alla prova dalle migliori squadre d'Europa e Michel ha riconosciuto che è una sfida destreggiarsi tra impegni nazionali e continentali.
Il Girona ha avuto un inizio di stagione deludente nella Liga, vincendo due e pareggiando tre delle otto partite, chiudendo al 12° posto con nove punti.
“La pressione di giocare LaLiga e Champions League è difficile. Vogliamo vincere perché fare la storia della Champions League è un sogno per noi e per i nostri tifosi, quelli che saranno in campo e quelli che saranno fuori”, ha detto Michel.
“Sentire l’inno della Champions League in casa a Girona sarà storico. La maturità di questa squadra è eccezionale. Abbiamo giocatori con molta esperienza che sanno come gestire questa situazione.
“Dal mio punto di vista di allenatore, dal punto di vista gestionale, è più facile gestire il passaggio verso la Champions League.
“Dal 'boom' della Champions bisogna tornare alla realtà del campionato, che è quella che ci darà la possibilità di continuare a crescere”.