Dal suo arrivo al Real Madrid, Kylian Mbappé sembra trascinare la milza. Tutto, però, è iniziato in modo ideale per l'attaccante francese, che ad agosto ha segnato il suo primo gol con la maglia del Real contro l'Atalanta in Supercoppa UEFA (2-0). Ma due mesi dopo, e nonostante un record di 7 gol in 11 partite, la situazione è visibilmente cambiata.
In prima linea nell'attacco, il Bondynois ha difficoltà a integrarsi pienamente nel collettivo madrileno. Decisivo solo tre volte nelle ultime nove presenze, fatica a mostrare la portata del suo talento. La sua prestazione durante la sconfitta contro il Liverpool (2-0) questo mercoledì in Champions League ha ulteriormente eroso il credito di cui gode il capitano dei Blues tra gli osservatori.
Riemerge il caso Pogba
Mentre i media spagnoli non hanno mancato di criticare pesantemente la copia di Mbappé, autore di un rigore sbagliato, da parte francese continua a crescere la preoccupazione sullo stato di forma del campione del mondo 2018. Tra le voci che si levano, quella di Emmanuel Petit non passa inosservato. L'ex centrocampista dei Blues arriva addirittura ad evocare un'ipotesi a dir poco sorprendente: e se Kylian Mbappé fosse stato vittima di maraboutage? Un'allusione diretta al caso Paul Pogba, scoppiato nell'agosto del 2022, che rivelò che il centrocampista francese sarebbe stato vittima di un ricatto, con accuse che lo implicavano in un presunto tentativo di nuocere a Mbappé attraverso un marabutto.
“Penso che sia stato davvero abusato. Credo in queste cose. Non ci credi. Lo dico perché lo accetto. Ci credo, ci sono parecchie cose in cui credo. Gli occidentali non ci credono, non è nella loro cultura, siamo molto cartesiani. Ci credo. Ottieni la risposta quando fai la domanda. Pogba? Non lo so, me lo dicono tutti”ha dichiarato l'ex leggenda dell'Arsenal e campione del mondo 98 su RMC.