Lotito commenta il licenziamento del falconiere Bernabé: la difesa delle regole e il danno all’immagine della Lazio
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha finalmente parlato in merito al licenziamento immediato del falconiere Juan Bernabé, una vicenda che ha scatenato numerose reazioni nell’ambiente calcistico e tra i tifosi biancocelesti. Intervenuto in diretta nel programma “La Zanzara” su Radio 24, Lotito ha fornito il suo punto di vista sulla questione, spiegando le ragioni che hanno portato alla decisione della società e ribadendo la necessità di agire in conformità con il codice etico del club.
Secondo Lotito, l’inadeguato comportamento di Bernabé ha danneggiato seriamente l’immagine della Lazio. Il presidente ha fatto riferimento al fatto che il falconiere, una figura pubblica che lavora a stretto contatto con la società, avrebbe dovuto mantenere un comportamento conforme alla dignità del club, anche per il suo ruolo nelle scuole, dove si esibiva davanti a bambini.
“Questo ha fatto un danno! Il falconiere non doveva fare queste cose, anche perché è uno che va nelle scuole dove ci sono bambini di 9-10 anni”,
ha sottolineato Lotito, evidenziando come l’atteggiamento di Bernabé fosse incompatibile con il ruolo che ricopriva. Il presidente ha poi ribadito che una violazione delle norme etiche della Lazio non poteva essere tollerata, soprattutto in un contesto così pubblico e sensibile.
Il codice etico e la responsabilità di Antonini: l’inadeguatezza dell’operazione e la posizione della Lazio (VIDEO)
Il presidente della Lazio ha anche voluto precisare la posizione della società riguardo al contratto di Juan Bernabé e alle implicazioni legate alla violazione del codice etico. Lotito ha letto in diretta il contratto firmato dal falconiere nel 2009, sottolineando una clausola chiave che prevede l’impegno da parte del dipendente a rispettare i principi etici e comportamentali della Lazio. In caso di violazioni, la società ha il diritto di risolvere il contratto con effetto immediato, come avvenuto nel caso di Bernabé.
“L’inosservanza, anche parziale, costituisce grave inadempimento degli obblighi contrattuali e legittima la SS Lazio a risolvere il contratto”,
ha spiegato Lotito, lasciando intendere che non c’era altra scelta per la società.
Inoltre, il presidente ha puntato il dito contro Gabriele Antonini, il medico che aveva eseguito l’operazione di impianto della protesi a Bernabé. Secondo Lotito, Antonini sarebbe stato motivato da un desiderio di pubblicità, suggerendo che l’operazione potrebbe essere stata eseguita gratuitamente per ottenere visibilità.
“È responsabile, secondo me gli ha fatto pure l’operazione gratis per farsi pubblicità”,
ha dichiarato, aggiungendo che la Lazio non avrebbe tollerato un simile comportamento. In merito alle richieste di operazioni simili, Lotito ha commentato con ironia:
“Mi dicono che sono arrivate una marea di richieste di fare quella stessa operazione, questa è la Lazio, mica stiamo a parlà de Cicciolina!”
Infine, Lotito ha ribadito che per la Lazio non ci sono scorciatoie e nessun tipo di perdono, neanche in questo caso. “Ci sono delle regole e devono valere per tutti”, ha dichiarato, mettendo l’accento sulla necessità di rispettare le norme etiche per mantenere l’integrità della società.