L’Olympique Lione è a un passo dalla retrocessione in Ligue 2 a causa di gravi squilibri finanziari, e per evitare il tracollo dovrà reperire 200 milioni di euro entro il 10 luglio, data dell’udienza d’appello davanti alla DNCG, l’organo di controllo economico del calcio francese. La situazione è critica: 100 milioni devono essere versati immediatamente nelle casse del club, mentre altri 100 devono essere garantiti come copertura finanziaria per l’intera stagione 2025/26.
La nuova presidente Michele Kang e il direttore generale Michael Gerlinger sono al lavoro per trovare soluzioni concrete, ma il tempo stringe. L’ex presidente John Textor ha presentato ricorso, sostenendo che Eagle Football Holdings — la holding proprietaria del club — ha già immesso 83 milioni di euro in liquidità. Tuttavia, per la DNCG si tratta di misure ancora insufficienti. Il club ha avviato un piano di riduzione dei costi, con tagli al personale e cessioni strategiche che hanno alleggerito il monte ingaggi di circa 30 milioni di euro.
Tagli, cessioni e obblighi di riscatto: il piano di emergenza del Lione
Tra le cessioni più rilevanti figurano quelle di Lacazette, Tagliafico, Lopes, Caqueret e Cherki, che hanno contribuito a ridurre la massa salariale, ma non abbastanza per soddisfare le richieste della DNCG. L’obiettivo è portare il monte stipendi a 75 milioni di euro, soglia che potrebbe comunque comportare ulteriori restrizioni anche in caso di permanenza in Ligue 1.
A complicare ulteriormente la situazione ci sono 19,5 milioni di euro in obblighi di riscatto per tre giocatori attualmente in prestito, che pesano sul bilancio del club. Inoltre, le autorità francesi chiedono maggiore trasparenza sulla distribuzione interna delle risorse da parte di Eagle Football, che controlla più società calcistiche in Europa. La provenienza e l’allocazione dei fondi sono sotto esame, e senza un piano credibile e immediato, il Lione rischia seriamente di dire addio alla massima serie.
La pressione è altissima e il conto alla rovescia è iniziato, con il club che ha meno di una settimana per evitare una retrocessione che avrebbe conseguenze devastanti sul piano sportivo ed economico.