L'ex centrocampista di Inter e Arsenal Liam Brady ha condiviso i suoi pensieri sull'imminente scontro di Champions League tra i due club. Nonostante il suo lungo sodalizio con l'Arsenal – un decennio da centrocampista nelle giovanili e in prima squadra, e 18 anni alla guida del settore giovanile dal 1996 al 2014 – quando pensa all'Inter, rimane un pensiero persistente, come ha condiviso con Gazzetta dello Sport: “Ho un rammarico che mi segue, non aver vinto a Milano. Lo avremmo meritato più di chiunque altro”.
Alla domanda su cosa significhi per lui l'Arsenal, Brady risponde: “È la casa che mi ha accolto a 14 anni da Dublino, il luogo che mi ha reso un giocatore e un uomo. Ricordo la FA Cup del '79 vinta 3-2 contro lo United, gioia pura. Nel 1980 ho scelto l'Italia, ma da adulta sono tornata: il mio cuore è lì. Cambiano le epoche, ma il club fa di tutto per rimanere fedele ad una tradizione di eleganza e classe”.
Riflettendo sull'Inter, il primo pensiero di Brady va a una notte fatidica: “Quella notte sfortunata del Bernabeu, quella maledetta semifinale UEFA persa ai supplementari nel 1986: quella non mi ha mai lasciato… Sapevamo divertire, emozionare con una coppia strepitosa come Kalle e Spillo”.
Per quanto riguarda l'attuale squadra dell'Arsenal, Brady nota alcuni cambiamenti: “Senza Ødegaard, sono diventati più prevedibili e i rivali hanno trovato le contromisure. Il pericolo numero uno per l'Inter resta Saka, imprevedibile e bravo sui calci piazzati. E alla squadra manca disciplina, avendo ricevuto finora tre cartellini rossi. Se questo è lo standard rischiano di fare fatica contro l'Inter…”
Sui punti di forza dell'Inter, Brady commenta: “Ho visto la partita con la Juve in tv, il derby d'Italia è un po' il derby di Brady… Davanti sono molto pericolosi con gli inserimenti di Lautaro, Thuram, Zielinski, ma dietro sono…” non sono così solidi come nella seconda stagione da star.
Brady è orgoglioso di aver segnato il rigore che ha regalato alla Juventus la seconda stella nel 1982, ma è anche felice che l'Inter abbia raggiunto questo traguardo. Secondo lui il calcio italiano è tornato ai livelli di un tempo grazie agli ultimi anni dell'Inter: “L'Inter avrebbe meritato di vincere la finale di Champions League due stagioni fa”.
Quando gli viene chiesto se vede un “Brady” in campo oggi, risponde: “Sarei un Mkhitaryan o un Ødegaard. Qualcuno che gioca in mezzo con qualità. Magari lì, come dici tu, nella… posizione mezzala.”
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