Walter Sabatini, ex direttore sportivo dell'AS Roma, ha lanciato un duro attacco all'attuale dirigenza del club, citando preoccupanti notizie sul trattamento riservato alle leggende del club e ai membri storici dello staff.
In un'intervista sincera con Serie radiofonica ASSabatini non ha usato mezzi termini: “Mi hanno detto cose inaudibili su De Rossi. Il problema della Roma non è la squadra, ma tutt'altro. A Trigoria, 'Dio è morto', e non voglio offendere nessuno, ma mi riferisco a una canzone di Guccini. È morto perché il sentimento, il rispetto e la lealtà sono stati repressi.”
Sabatini, che è stato direttore sportivo della Roma dal 2011 al 2016, ha rivelato inquietanti resoconti di ex dipendenti recenti. “Coloro che hanno lavorato alla Roma fino a un mese fa mi hanno raccontato cose che gentilmente descrivo come inquietanti. Collaboratori con una grande storia alla Roma sono stati rimossi bruscamente, con la forza. Sono stati solo informati del loro licenziamento senza motivo, scortati dalla sicurezza nei loro uffici per recuperare i loro effetti personali perché temevano un sabotaggio”.
Le critiche dell'ex dirigente si sono estese al trattamento riservato all'icona del club Bruno Conti. “Quando succedono queste cose, non c'è futuro per un club. Il calcio vive ancora di sentimenti che si trasmettono per osmosi. Se l'atmosfera è questa, la squadra rimarrà sterile. Dico un'altra cosa, che può sembrare banale. Un uomo come Bruno Conti, una leggenda del calcio, non solo come giocatore ma il miglior giocatore del Mondiale dell'82 davanti a Maradona, Rummenigge, Falcao, è stato straordinario anche come dirigente. Il calcio gli deve tanto, ha portato e guidato i bambini in Serie A. Il 30% dei giocatori nel panorama nazionale proviene da Trigoria. A quest'uomo è negato l'ingresso al ristorante. È un insulto al calcio”.
Sabatini ha continuato: “Non so come si facciano le cose a Trigoria, ci sono dipendenti che si sentono dirigenti. Negare l'ingresso a Bruno Conti al ristorante offende il calcio internazionale, non solo quello romano. Ho parlato con Bruno l'altro ieri, era molto arrabbiato e deluso. Amo il calcio e tutto ciò che gli gira intorno, non posso tollerare questo. Conti ha prodotto ricchezza per la Roma, non è solo una leggenda riconosciuta in tutto il mondo”.
L'ex dirigente ha anche sottolineato l'apparente disprezzo del club per i talenti nostrani: “Mi vengono in mente giocatori come Scamacca, Aquilani, Frattesi, Politano, Francesco Totti, che è nato nella Lodigiani ma Bruno lo ha intercettato e portato a Trigoria. Stiamo parlando di storia del calcio. Conosco queste questioni attraverso persone che hanno lavorato con me e che sono state alla Roma fino a poco tempo fa. È una tendenza; i proprietari arrivano e prendono decisioni su persone che nemmeno conoscono”.
Il post L'ex dirigente della Roma Sabatini critica il trattamento riservato dal club alle leggende è apparso per la prima volta su FootItalia.com.