L'ex direttore sportivo della Roma Walter Sabatini ha assunto una posizione critica nei confronti dell'attuale dirigente giallorosso Florent Ghisolfi.
In una lunga intervista con La Gazzetta dello SportSabatini ha criticato gli acquisti di Ghisolfi.
«Non conosco Ghisolfi, ma non sono un estimatore delle sue scelte», ha detto il direttore in pensione.
«Non ha portato alcuna sostanza. L'unico giocatore che ne ha ed è bravo è Koné, che De Rossi voleva a tutti i costi, altrimenti non sarebbe arrivato”.
“Gli altri sono tutti aggregati, non ci sono giocatori che possano fare la differenza. Dybala a parte…”
«Dovbyk? Un buon giocatore, ma non ha il gioco allegro e aggraziato, fatica a trovare il gol. Si impegna, lotta, ma non è certo con lui che si vincono i campionati”.
“Le Fée è un trequartista che sa giocare, ma alla Roma serve un motore diverso. E' come Pirlo? Ranieri voleva legittimare un acquisto, un allenatore deve anche tutelare la società”.
“Anima? E' forte, si riprenderà. Il suo problema è che deve giocare come a Frosinone. Deve avere più impatto e ingrassare, sia a livello muscolare che caratteriale”.
“Si lascia espellere troppo facilmente dal gioco, deve lottare. Forse si aspettava qualcos'altro, ma anche gli altri si aspettavano qualcos'altro da lui. Deve svegliarsi: i calciatori sono soli, nessuno li aiuta”.
“Vedere la Roma in queste condizioni è imbarazzante, non c’è corrispondenza con la passione popolare. Ranieri gli ha restituito un’anima, un temperamento”.
“La squadra è più combattiva, i risultati arriveranno presto. Adesso deve ridare gioia di vivere e ottimismo, la Roma deve ricominciare a fare gol per esaltarsi”.
“Detto questo, l'esonero di De Rossi è stata la decisione peggiore che si potesse prendere: una cosa barbara, ma contro la società stessa. Daniele stava facendo un buon lavoro”.