Il presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, si è tolto diversi sassolini dalle scarpe. Questa sera è stato ospite di Michele Criscitiello a Sportitalia ed ha raccontato la diatriba del ricorso presentato per riacquisire la Serie B. Secondo Di Nunno, ci sarebbe il presidente del Brescia Cellino che avrebbe voluto “fargli le scarpe”, nel senso che se il Lecco fosse stato respinto dalla Serie B le rondinelle sarebbero sicuramente state ripescate.
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In mattinata il Consiglio Federale ha bocciato il ricorso della Reggina che non parteciperà al prossimo campionato di Serie B. A meno di clamorose sorprese sarà proprio il Brescia a prendere il posto dei calabresi in cadetteria.
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LECCO, IL PRESIDENTE DI NUNNO: “CELLINO VOLEVA FARMI LE SCARPE”
Il presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, ha rilasciato delle dichiarazioni a Sportitalia in merito alla diatriba del ricorso per essere ammesso in Serie B.
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“Quest’anno il Lecco era una squadra da retrocessione, invece è andata in B. I presidenti di C raccontano solo putt****e. Per fare un campionato normale ci vogliono dai due a tre milioni e poi la Serie C non ti dà nulla. Ho incassato di più nei play-off dove ho riempito lo stadio. Lecco è una bellissima città però c’è un punto interrogativo: i soldi se li tengono tutti per loro. Tanto c’è lo scemo, io, che è venuto dalla Puglia. Però adesso sto godendo io e vedremo chi godrà in futuro. In quattro-cinque anni ho preso il Lecco dal fallimento e l’ho portato in in Serie B. Non sono Berlusconi io. Non ho tanti soldi. Ho fatto quello che ho potuto. Eravamo gli sfavoriti quando abbiamo iniziato i play-off. Nessuno pensava al Lecco. In caso ripartenza dalla D avrei lasciato tutto. Se non avessi vinto il ricorso avrei lasciato il calcio. Devo fare i complimenti ai miei due legali, l’avvocato Salvatore De Lorenzi e Zillari. Contro il Foggia abbiamo fatto due ottime partite. L’allenatore Luciano Foschi è confermato. Lo stadio? Per adesso noi giochiamo a Lecco. Come faccio ad andare fino a Padova? I posti nello stadio ci sono. Non li hanno contati”. Cellino? Penso che voleva farmi le scarpe.
Non ti volevano ai piani alti? Sei antipatico?
No, non penso sia per antipatia. Forse io dò fastidio, darà fastidio a qualcuno vedermi. Qualcuno che ha detto che era un uomo di parola e poi all’ultimo si è rivelato una persona di poco valore. L’unica persona a votarmi contro è stata una sola. Io non ho problemi con nessuno, mi facciano ciò che vogliono. Non ho avuto problemi con Balata, presidente della Lega di Serie B. Gravina? Ci sono stati un po’ di problemi, anche quando avevo comprato Eusebi dall’Alessandria che era squalificato per doping. Poi avevo chiesto il permesso per i playoff ma mi era stato negato, anche se lui era stato condannato per quanto accaduto in un’altra squadra e in appello dopo che l’avevamo acquistato. Aveva fatto 4 gol in 4 partite e in appello l’hanno ri-condannato.”
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