La UEFA sul rigore dell’Atlético Madrid annullato dal VAR: le dichiarazioni

Il rigore annullato durante la sfida tra Atlético de Madrid e Real Madrid negli ottavi di finale della Champions League ha acceso polemiche e sollevato dubbi sull’applicazione delle regole del calcio. Julián Álvarez, autore del tiro, è finito sotto i riflettori per aver infranto la “regola del doppio tocco” nel calciare il rigore. Il dibattito su questo episodio è diventato un argomento centrale per tifosi, esperti e le stesse istituzioni calcistiche.

Cosa Dice la Regola del “Doppio Tocco”?

La decisione di annullare il rigore si basa sulla Regola 14.1 delle Regole del Gioco dell’IFAB, secondo cui un calciatore non può toccare la palla con entrambi i piedi nel momento del tiro. La UEFA ha confermato che, durante l’esecuzione, Álvarez ha leggermente colpito il pallone con il piede di appoggio prima di calciare con l’altro. Un contatto involontario, avvenuto a causa di uno scivolamento, ma sufficiente per rendere il rigore nullo.

Un video recentemente pubblicato dalla UEFA mostra una nuova angolazione che sembra confermare l’infrazione. Tuttavia, l’incertezza e la difficoltà nel rilevare questi dettagli in tempo reale hanno alimentato il dibattito sull’equità di questa regola.

Le Reazioni: Polemiche e Proteste dei Tifosi

L’annullamento del rigore ha avuto un impatto decisivo sull’esito della partita, conclusa 4-2 ai calci di rigore in favore del Real Madrid, con l’eliminazione dell’Atlético. I tifosi dell’Atlético de Madrid hanno espresso tutta la loro frustrazione, chiedendo una revisione della partita, sebbene il regolamento UEFA renda questa ipotesi irrealizzabile.

Anche all’interno dell’ambiente calcistico si sono alzate voci discordanti. Molti sostengono che l’infrazione non intenzionale, come quella di Álvarez, non dovrebbe invalidare un rigore, soprattutto se il doppio tocco non influisce sulla traiettoria della palla.

La Posizione della UEFA: Verso una Revisione delle Regole?

Di fronte alle polemiche, la UEFA ha dichiarato di voler avviare discussioni con FIFA e IFAB per valutare una possibile modifica della regola. L’obiettivo sarebbe quello di definire un trattamento diverso per i contatti non intenzionali, evitando situazioni simili in futuro. Questa apertura potrebbe rappresentare un primo passo verso un aggiornamento delle normative del calcio, migliorando la loro applicabilità in contesti complessi.

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