A pochi giorni dall’inizio degli Europei femminili 2025, la Svizzera padrona di casa è finita al centro di un caso imbarazzante, dopo aver perso 7-1 in un’amichevole a porte chiuse contro l’Under 15 maschile del Lucerna. La federazione elvetica aveva cercato di tenere nascosto il risultato, ma il silenzio è stato rotto da un giovane calciatore del Lucerna, che ha pubblicato foto e punteggio sui social, rendendo virale l’accaduto.
La partita si è svolta a Nottwil, sulle rive del lago di Sempach, senza accesso per giornalisti o telecamere, proprio per evitare fughe di notizie. L’obiettivo era testare la condizione fisica della nazionale femminile in vista del debutto europeo, ma il risultato ha avuto l’effetto opposto: una sconfitta umiliante che ha scatenato polemiche e ironie in tutto il Paese. Il quotidiano svizzero Blick ha riportato la notizia, confermando l’imbarazzo della federazione.
Il giovane autore del post ha condiviso immagini dell’incontro e il punteggio finale, attirando l’attenzione dei media e dei tifosi. Il 7-1 subito dalle ragazze svizzere ha sollevato dubbi sulla preparazione della squadra, che dovrà affrontare Norvegia, Islanda e Finlandia nel girone di Euro 2025. Un episodio che rischia di compromettere il morale del gruppo e la fiducia del pubblico, proprio nel momento più delicato della stagione.
Federazione sotto accusa: il tentativo di insabbiare la sconfitta scatena la bufera mediatica
La federazione svizzera è finita nel mirino per aver cercato di nascondere l’amichevole e il suo esito, alimentando sospetti e critiche. Il tentativo di insabbiare la sconfitta ha avuto l’effetto opposto, trasformando un semplice test in un caso nazionale. Il gesto ingenuo del giovane calciatore ha scoperchiato il vaso di Pandora, mostrando come la comunicazione digitale possa sfuggire di mano anche in contesti controllati.
Il risultato ha scatenato reazioni contrastanti tra tifosi e addetti ai lavori, tra chi minimizza l’accaduto e chi lo considera un campanello d’allarme. Molti sottolineano che partite simili non sono rare nel calcio femminile, dove le differenze fisiche con i coetanei maschi possono incidere pesantemente. Tuttavia, la gestione opaca dell’evento ha danneggiato l’immagine della nazionale, che ora dovrà riconquistare la fiducia del pubblico sul campo.
La sconfitta arriva in un momento già complicato per la selezione elvetica, che non ha brillato nelle ultime uscite ufficiali. Il rischio è che l’episodio influenzi negativamente l’approccio mentale delle giocatrici, già sotto pressione per l’importanza del torneo casalingo. La federazione dovrà ora gestire la comunicazione con maggiore trasparenza, per evitare ulteriori danni d’immagine.
Il caso dimostra quanto sia difficile controllare le informazioni nell’era dei social, e quanto un singolo post possa cambiare la percezione pubblica di un’intera squadra. La Svizzera femminile dovrà rispondere sul campo, con prestazioni convincenti e spirito di squadra, per lasciarsi alle spalle questa brutta pagina.