Juventus, rottura definitiva con Vlahovic: è fuori rosa, il motivo

Dusan Vlahovic è sempre più lontano dalla Juventus e la prossima stagione potrebbe vederlo escluso totalmente dal progetto tecnico, con il serio rischio di passare l’annata in tribuna. L’attaccante serbo ha rifiutato il trasferimento al Fenerbahce, non considerandolo all’altezza delle sue ambizioni, e continua a opporsi a ogni soluzione proposta dalla dirigenza. Il suo obiettivo dichiarato è quello di liberarsi a parametro zero nel 2026, sfidando apertamente il club che lo paga 12 milioni di euro annui.

La situazione ha generato un vero braccio di ferro con la Juventus, aggravata dal mancato inserimento del centravanti nei piani di Igor Tudor, confermato alla guida tecnica. La dirigenza spera di poter risolvere il caso sul filo di lana del calciomercato, come successo con Federico Chiesa — passato al Liverpool dopo essere stato escluso dai piani tattici di Thiago Motta. Tuttavia, il clima resta tesissimo e non si intravedono aperture da parte del giocatore, pronto a sfidare la società pur di mantenere il controllo sul proprio destino.

Vlahovic ferma il mercato della Juve: tensioni e strategie congelate in attesa di una svolta

La posizione intransigente di Vlahovic sta bloccando le operazioni in entrata della Juventus, che non può muoversi sul mercato senza alleggerire il monte ingaggi e liberare spazio nel reparto offensivo. Il rischio di vederlo fuori rosa per tutta la stagione non è più un’ipotesi lontana, ma una strategia deliberata da parte del calciatore per forzare la mano della società.

Il suo rifiuto al Fenerbahce — pur corteggiato da José Mourinho — ha fatto naufragare una delle trattative più concrete dell’estate, chiudendo anche la via turca, da lui ritenuta poco prestigiosa. Al momento, non ci sono offerte convincenti dai top club europei, e la Juventus non ha intenzione di svincolarlo gratuitamente o di accettare ribassi sulla valutazione del cartellino.

La volontà di Vlahovic è quella di restare in Europa, ma con un progetto tecnico e contrattuale di primo livello. Un eventuale anno in tribuna potrebbe comprometterne la condizione e la visibilità, ma per il serbo è un sacrificio accettabile se funzionale alla liberazione futura. Intanto, il club deve decidere se tenerlo in rosa senza utilizzarlo, o spingere fino all’ultimo per una cessione che eviti il muro contro muro.

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