Tanti indizi, a partire dalla scellerata gestione dei cambi contro la Roma, cominciano a fare una prova: l’arma migliore dell’Inter, quella più pregiata, da 12 milioni all’anno, è ormai un problema.
“L’Inter deve avere una rosa importante per ambire a qualcosa di importante. Non vedo perché non pescare dalla panchina”.
Antonio Conte si è espresso così, ai microfoni di DAZN nel post-partita di Roma-Inter, a chi gli chiedeva delle spiegazioni sui cambi. A primo impatto, non c’è nulla di male in queste parole. Ma appunto, solo a primo impatto. Perché chi ieri ha visto la partita, sa bene quanto il tecnico dell’Inter abbia fatto delle scelte scriteriate, soprattutto nel merito delle sostituzioni, ciò che, sostanzialmente, ha impedito ai nerazzurri di portare a casa il risultato. Il punto non è tanto fare i cambi, piuttosto farli nel modo giusto, inserendo gli uomini più adatti a condurre in porto un incontro dominato nella prima mezz’ora della ripresa, e buttato poi alle ortiche. Tuttavia, il problema dei cambi, per quanto ripetuto, è soltanto uno dei tanti.
#Conte: "Non vedo perché non si debba pescare dalla panchina, l'#Inter deve avere una rosa importante se vuole ambire a traguardi importanti".#Sensi, #Eriksen, #Sanchez: zero minuti in tre.
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) January 10, 2021
Approccio sbagliato e inadeguata lettura delle partite in corso: i leitmotiv di quest’anno
La mancata lungimiranza nel fare le giuste mosse dalla panchina, però, si inserisce in un discorso più generale. Qui, il centro della questione è prettamente di visione tattica: infatti, spesso e volentieri il tecnico pugliese è mancato nel sapersi adattare alle circostanze della partita e all’impronta tattica degli avversari, manifestando in maniera reiterata una certa insistenza nel proseguire con i suoi soliti schemi ormai triti e ritriti, culminando poi con le tanto criticate sostituzioni (il più delle volte tardive, per giunta). Questo aspetto, in ogni caso, lo si poteva rivedere anche lo scorso anno. La vera novità di questa stagione, però, sta nell’approccio sbagliato alle partite, come si può evincere dalle tante volte in cui l’Inter ha chiuso il primo tempo in svantaggio. Da sempre uno dei punti forti del modo di allenare di Conte, il modo di approcciare alle partite quest’anno è stato quasi sempre imbarazzante, figlio probabilmente di una ferocia agonistica che, anche rispetto all’anno passato, sembra essere venuta a mancare.
La risultante: Antonio Conte sta diventando il problema da 12 milioni
Si dirà che la squadra ha dei limiti, per quanto sia comunque estremamente competitiva per vincere il campionato, e su questo non ci piove. Si dirà anche che per colpa della crisi provocata dalla pandemia, la società non potrà permettersi investimenti di un certo tipo per colmare alcune di queste lacune, ed è anche questo condivisibile. Però, ad oggi, la gestione di Antonio Conte sta contribuendo più a danneggiare che a risolvere la situazione in casa nerazzurra. Perché da colui che doveva essere l’uomo in più, non ci si possono attendere così tanti errori che, alla stregua dei fatti, hanno portato la squadra ad essere fuori dalla Champions League (con un riprovevole ultimo posto nel girone), e (per ora) dietro a quel Milan che è costato un terzo dell’Inter. E ora, quella che a luglio 2019 veniva considerata come l’arma in più dell’Inter, ormai sta iniziando ad essere un serio problema. Da 12 milioni all’anno.
Foto: Twitter ufficiale Inter.