Nella partita tra l’Inter e la Fiorentina, Nicolò Barella ha rischiato seriamente di essere espulso per proteste contro la decisione dell’arbitro, un episodio che ha attirato l’attenzione dei commentatori e degli osservatori. L’ex arbitro di Serie A, Mauro Bergonzi, ha esaminato attentamente questo incidente durante una discussione alla Domenica Sportiva, evidenziando due errori significativi commessi dall’arbitro Matteo Marchetti.
L’episodio si è verificato verso la fine del primo tempo quando Arthur della Fiorentina ha commesso un fallo su Barella, noto come “step on foot”, ovvero quando un giocatore calpesta il piede di un avversario. Questo tipo di fallo solitamente comporta un cartellino giallo. Tuttavia, Marchetti ha scelto di non sanzionare Arthur per questa azione, nonostante il contatto abbastanza evidente.
Dopo il fallo, Barella è caduto a terra ed è rimasto dolorante per alcuni minuti. Quando si è rialzato, ha iniziato a protestare in modo vigoroso contro la decisione dell’arbitro. Queste proteste sono sfociate in un cartellino giallo per Barella, il quale ha continuato a lamentarsi con l’arbitro.
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Mauro Bergonzi ha analizzato questo incidente e ha sottolineato due aspetti importanti. In primo luogo, ha affermato che Arthur avrebbe dovuto ricevere un cartellino giallo per il suo fallo su Barella, in quanto era un intervento pericoloso. In secondo luogo, ha criticato l’arbitro Marchetti per la gestione della situazione. Bergonzi ha ritenuto che l’arbitro non abbia esercitato sufficiente autorità nel gestire le proteste di Barella.
Immaginate lo avesse fatto Theo Hernandez o qualsiasi altro giocatore del Milan… #Immunità #Barella #InterFiorentina pic.twitter.com/aJceRGWEg1
— Dionisio Minerva (@DionisioMinerva) September 4, 2023
Un punto chiave dell’analisi di Bergonzi è stato il comportamento di Barella nei confronti dell’arbitro. Barella è un giocatore di grande esperienza e un leader sia nell’Inter che nella Nazionale italiana. Pertanto, secondo Bergonzi, non avrebbe dovuto permettersi di protestare in modo così vigoroso e sgarbato nei confronti dell’arbitro. Questo comportamento, in particolare l’uso di un linguaggio volgare e di gesti bruschi, non dovrebbe essere tollerato in competizioni come la Serie A e la Champions League, sotto le regole dell’UEFA.
Bergonzi ha concluso affermando che Barella avrebbe meritato un cartellino rosso per il suo comportamento nei confronti dell’arbitro. Questa situazione mette in discussione la credibilità non solo di Barella, ma anche degli altri giocatori. L’analisi di Bergonzi ha sottolineato l’importanza che gli arbitri mantengano il controllo dell’interazione con i giocatori per garantire il rispetto delle regole e l’autorità dell’arbitro in campo.