Il Manchester City ha conquistato la qualificazione ai quarti di finale di Champions League con una convincente vittoria per 3-1 contro il Copenaghen. Sebbene Erling Haaland non abbia segnato, ha rubato la scena con una prodezza acrobatica che ha lasciato a bocca aperta giocatori, tifosi e spettatori di tutto il mondo.
De Bruyne, Bernardo Silva e Foden sono stati gli artefici delle reti che hanno piegato l’orgoglio della squadra danese, trasformando il ritorno per i campioni in carica in una formalità. Tuttavia, è stato Haaland a catturare l’attenzione con un salto da ‘marziano’ per colpire la palla in sforbiciata.
Nella spettacolare giocata di Haaland si sono mescolati coordinazione, forza fisica, potenza nello stacco e senso della posizione. Il commento degli esperti non è mancato: “Mamma mia! Ha una velocità di esecuzione veramente unica”, ha dichiarato Fabio Capello. Anche se il suo tiro non è stato preciso (la palla è finita sopra la porta), è stato impossibile non ammirare il suo tentativo.
Gli esperti hanno calcolato che Haaland abbia staccato da terra e colpito la palla di sinistro a 2.17 metri d’altezza. Un exploit che ha fatto eco a quello di Cristiano Ronaldo nel 2018, quando su assist di Carvajal si è elevato in cielo e ha raggiunto il punto d’impatto a 2.23 metri, eseguendo una rovesciata storica.
“Solo un giocatore con superpoteri può saltare così in alto e colpire la palla”, ha commentato Kim Kallström, commentatore della tv scandinava MTV Urheilu. Quando il piede mancino di Haaland ha toccato la palla, si trovava a 2.34 metri sopra il livello del campo.
Nonostante il gol gli sia sfuggito, Haaland continua a essere una forza dominante nel calcio europeo. Con 73 gol in 79 presenze dal suo arrivo al Manchester City dal Borussia Dortmund, è attualmente il capocannoniere della Premier League con 16 gol, nonostante abbia saltato quasi due mesi di campionato per infortunio. Haaland continua a stupire il mondo del calcio con le sue gesta, dimostrando di essere uno dei talenti più brillanti e spettacolari della sua generazione.