Il presidente della Lazio Claudio Lotito è stato recentemente oggetto di una grossa polemica.
Il presidente biancoceleste lo aveva espresso disappunto al modo in cui è stato gestito l'allarme sanitario di Evan Ndicka nel corso di Udinese-Roma, che ha portato alla sospensione della gara.
All’indomani dell’incidente, quando a Ndicka è stato diagnosticato un polmone collassato, sono arrivati messaggi di sostegno da centinaia di club e giocatori in tutta Europa, molti dei quali esprimevano preoccupazione per la gravità dell’infortunio e applaudivano la decisione di sospendere la partita.
Nonostante ciò, Lotito ha liquidato la gravità della situazione e ha criticato la Roma per essersi lamentata della decisione della lega di rigiocare gli ultimi 20 minuti il 25 aprile, influenzando la preparazione dell'andata della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.
Nella giornata di oggi Lotito non si è scusato per le sue parole e ha ribadito le sue dichiarazioni iniziali.
“Ripeto, non ho attaccato la Roma sul caso Ndicka, ho solo spiegato la regola a chi me lo ha chiesto. [Serie A] Il presidente Casini è stato molto gentile perché aveva il potere di decidere in autonomia e invece lo ha lasciato al Consiglio che ha detto che si atterrà allo statuto”.
“La partita contro l'Udinese non doveva essere sospesa con il codice giallo confermato, non è mai successo nella storia del calcio. La partita avrebbe potuto essere ripresa la sera stessa, oppure quella successiva dopo i controlli, visto che mancavano solo 18 minuti da giocare”.