In una recente conferenza stampa durante l'Assemblea dei soci di Milano, il presidente del club Paolo Scaroni ha espresso la sua indignazione oltre il rinvio della partita di Serie A contro il Bologna. La decisione, presa dal sindaco di Bologna, è stata definita da Scaroni “incomprensibile, ingiusta e ingiustificata”.
Cominciò Scaroni affermando“Premetto che sono furioso perché il sindaco di Bologna ha preso una decisione incomprensibile, ingiusta e ingiustificata. Non tanto, ovviamente, sulla chiusura dello stadio per allagamento. Ma di impedirci di giocare la partita a porte chiuse. È una decisione incomprensibile, soprattutto considerando che a Bologna erano consentite altre manifestazioni a porte chiuse. È una decisione ingiusta”.
Il presidente del Milan ha sottolineato che, pur rispettando per definizione le decisioni istituzionali, questa particolare decisione è stata iniqua e ha causato un danno significativo al club. E aggiunge: «Crediamo che ci siano motivi per impugnare l'ordinanza del sindaco. Stiamo esaminando questa decisione da tutti i punti di vista e non vogliamo restare inerti di fronte al danno che ci è stato arrecato. Noi del Milan siamo tutti furiosi; ci è stato fatto un grave torto”.
Scaroni ha rivelato che il presidente della Serie A Lorenzo Casini aveva più volte chiamato il sindaco per consentire lo svolgimento della partita a porte chiuse, ma ha ricevuto un “incomprensibile rifiuto”.
Alla domanda sui possibili passi successivi, Scaroni ha accennato alla possibilità di un'azione legale. “Tutte le decisioni dei poteri pubblici, come quelle del sindaco, possono essere sottoposte a controllo di legittimità delle ordinanze, soprattutto quando hanno contenuti non solo incomprensibili ma anche ingiusti. Non capiamo perché non si potesse giocare a calcio, ma altre cose sì. Ciò apre la porta a metterne in discussione la legittimità ed entriamo nel campo del risarcimento dei danni”.
“I danni che abbiamo ricevuto sono difficili da quantificare, ma non giocare la partita fino a febbraio ci crea un grosso problema. Stiamo esaminando questo problema. Sono furioso e quando sono furioso sono attivo, non passivo. Mi dedicherò a questa questione”.
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