Il Lione è stato retrocesso d’ufficio in Ligue 2 a causa di un debito superiore ai 500 milioni di euro, ma non ha perso il diritto a partecipare alla prossima Europa League, conquistato grazie al sesto posto in campionato. La DNCG, l’organo di controllo finanziario del calcio francese, ha bocciato il piano di risanamento del club, decretando la discesa nella seconda serie. Tuttavia, la UEFA ha concesso al club la possibilità di mantenere il posto in Europa, a una condizione ben precisa: il Lione dovrà vincere il ricorso presentato contro la retrocessione.
Il club ha già firmato un accordo con la UEFA, che riconosce la validità della qualificazione sportiva, ma subordina la partecipazione alla conferma della permanenza in Ligue 1. Se il ricorso verrà accolto e il club sarà riammesso nel massimo campionato francese, potrà regolarmente disputare l’Europa League 2025/26. In caso contrario, il posto europeo sarà riassegnato a un’altra squadra, secondo i criteri stabiliti dalla federazione francese.
Il comunicato ufficiale del club ha chiarito i termini dell’intesa con la UEFA, sottolineando che la procedura di sostenibilità finanziaria è stata già validata, ma resta subordinata all’esito del ricorso. La situazione resta fluida e potrebbe cambiare rapidamente, con la DNCG chiamata a pronunciarsi nelle prossime settimane.
Un precedente senza precedenti: il Lione tra crisi finanziaria e speranza europea
Il caso del Lione rappresenta un’anomalia nel panorama calcistico europeo, dove raramente una squadra retrocessa per motivi amministrativi mantiene la possibilità di giocare in Europa. Il club di John Textor ha vissuto una stagione sportivamente positiva, ma la gestione economica ha compromesso la stabilità societaria, portando a una delle decisioni più clamorose degli ultimi anni.
La UEFA ha dimostrato apertura, ma anche fermezza, stabilendo che la partecipazione alle coppe europee deve essere coerente con la permanenza nella massima serie nazionale. Il Lione, quindi, si trova in una situazione paradossale: qualificato sul campo, ma escluso per motivi extracalcistici, con la sola possibilità di rientrare in gioco attraverso il successo del ricorso.
Il club ha già avviato una campagna di comunicazione per rassicurare tifosi e stakeholder, ribadendo la volontà di risanare i conti e rispettare gli impegni presi. La retrocessione ha avuto un impatto devastante sull’immagine e sul valore del brand OL, ma la possibilità di giocare in Europa potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza.
La decisione finale della DNCG sarà cruciale per il futuro del club, sia dal punto di vista sportivo che economico. Il Lione spera in una riammissione che salverebbe la stagione e garantirebbe introiti fondamentali, in un contesto sempre più competitivo e regolamentato.