Florent Ghisolfi punta il dito contro gli arbitri, sostenendo che hanno contribuito al brutto inizio di stagione della Roma. Ha parlato con Corriere dello Sport.
“Ci sono stati sette errori evidenti a nostro carico, tutti riconosciuti dai giornali e dalle televisioni nazionali. In nessuna di queste il VAR ha ammonito l'arbitro. Se così fosse, sarebbero andate diversamente. Ci siamo lamentati solo una volta dopo la partita di Monza”.
Ghisolfi è d'accordo con Antonio Conte sul protocollo.
“Sono sostanzialmente sulla stessa lunghezza d'onda. Non accettiamo questo tipo di errore e pretendiamo il rispetto dei funzionari e degli organi di governo, soprattutto in un momento in cui gli errori possono essere corretti dalla tecnologia. Vogliamo giocare il calcio del presente e non quello della soggettività assoluta. Lo strumento deve essere aggiornato e reso infallibile. Abbiamo sempre collaborato, anche durante le riunioni. Abbiamo cercato di far ascoltare le nostre ragioni pur non condividendo alcuni punti di vista”.
“Alcuni errori possono compromettere un’intera stagione. Cosa sarebbe successo, ad esempio, se nella finale di Europa League ci fosse stato assegnato un PK? Ciò ha cambiato la nostra storia e il nostro presente. A lungo andare, restare in silenzio non ripaga”.
Ghisolfi ha affrontato il recente scontro con il Napoli.
“Romelu Lukaku avrebbe dovuto essere ammonito per aver affrontato Zeki Celik e avrebbe dovuto ricevere un cartellino rosso diretto per aver affrontato Mile Svilar. Siamo sempre stati rispettosi ma non siamo stati ricambiati. Chiediamo equità, uniformità, giustizia e più revisioni del VAR”.
“Dan e Ryan Friedkin saranno presto a Roma. Non temono il dissenso e sanno quando assumersi la responsabilità. Non sono contenti, ovviamente.