On venerdì 7 giugno, ex produttore cinematografico statunitense Harvey Weinstein ha chiesto che il suo condanna per stupro e violenza sessuale essere ribaltata, chiedendo anche un nuovo processo.
È quanto ha chiesto davanti alla corte d'appello della California, lo stato che lo ha condannato a 16 anni di carcere per i reati sopra menzionati, come riportato dalla NBC.
Come ha spiegato, questa richiesta si basa su quanto accaduto lo scorso aprile, quando la Corte d'Appello di New York ha annullato la sua condanna a 23 anni di carcere per errori durante il processo giudiziario, avvenuto nel 2020. In effetti, è sulla scia di questo procedimento giudiziario secondo cui il Movimento #MeToo iniziò.
Weinstein spera che l'atto venga ripetuto e che possa liberarsi anche di questa condanna, per la quale sta scontando 16 anni di carcere per stupro e violenza sessuale.
Nel caso della sentenza dei tribunali di New York, essa si basava sul fatto che il giudice ha chiamato impropriamente a testimoniare diverse donne, poiché si consideravano vittime del produttore, sebbene le accuse da loro formulate non rientrassero nei fatti venivano giudicati in quella occasione.
Engelmayer: Harvey Weinstein è stato giudicato da un sistema dedito a 'catturarlo' a tutti i costi
A 72 anni, Harvey Weinstein è convinto di poter ripetere le cose presentando ricorso presso la Corte d'appello del secondo distretto, nella città californiana di Los Angeles, come riportato dalla NBC.
Anche la rete americana ha potuto parlare Juda Engelmayer, pubblicista di Weinstenil quale ritiene che il processo presentasse numerose irregolarità: “Harvey Weinstein è stato giudicato da un sistema dedito a 'prenderlo' a tutti i costi”, ha detto.
“Questo appello dimostra quasi una dozzina di aree di palesi errori legali che hanno violato il suo diritto a un giusto processo”.