General Motors ha registrato un brevetto che fa riferimento a un sistema che cerca di salvaguardare le auto a guida autonoma dall'essere prese di mira da pedoni e conducenti in carne e ossa.
Negli stati americani come la California o l’Arizona i veicoli a guida autonoma sono sempre più diffusi e integrati negli ambienti urbani ma si trovano ad affrontare sfide crescenti e particolari come quelle della comportamento aggressivo o prepotente da parte di pedoni, ciclisti E altri utenti umani della strada.
Chi “attacca” o vuole far “impazzire” le auto a guida autonoma sa che basta comportarsi in modo anomalo nei pressi dei veicoli in questione; questi ultimi, per ragioni di sicurezza, sono sensibili ad alcuni ostacoli, portando a situazioni che possono sembrare ridicole o folli, ad esempio attivando la frenata di emergenza o creando situazioni che interrompono il flusso del traffico, mettendo potenzialmente a repentaglio la sicurezza.
Il sito autoguide.com riporta un brevetto della General Motors (GM) scoperto all'epoca Ufficio Brevetti USA relativo ad un sistema di “Risposte al comportamento ostile degli utenti stradali vulnerabili”, ovvero un insieme di tecniche su come dovrebbero comportarsi i veicoli a guida autonoma “vittima di bullismo” da parte di pedoni e conducenti.
Il sistema di GM prevede l'uso di sensori, telecamere e algoritmi di machine learning per identificare potenziali minacce da parte dei pedoni, meccanismi che analizzano gli schemi di movimento delle persone nelle immediate vicinanze, valutandone le intenzioni.
Nel brevetto vengono elencati tutta una serie di comportamenti ostili, tra cui la violazione deliberata del diritto di precedenza, movimenti bruschi per costringere il veicolo a guida autonoma a frenare, guidatori che “accodano” l'auto e perfino gesti maleducati e provocazioni verbali rivolte al veicolo.
GM afferma che il suo sistema è in grado di distinguere i pedoni che attraversano accidentalmente la strada nel momento sbagliato da quelli che lo fanno apposta per costringere il veicolo a frenare. Una volta individuato un comportamento ostile, il veicolo ne tiene conto, comportandosi di conseguenza: ad esempio attivando luci e avvisi sonori, oppure in caso di maltempo, allertando le autorità, offrendo controllo ai passeggeri a bordo o semplicemente indietreggiando o individuando percorsi alternativi.
Mesi fa, alcuni taxi a guida autonoma Waymo furono vandalizzati a San Francisco; Episodi simili si erano già verificati all'inizio dell'anno, quando la folla era arrivata per dare fuoco ai veicoli e colpire i robotaxi con mazze e bastoni. Niente di nuovo sotto il sole: il 15 dicembre 1811 a Londra gli operai tessili di una fabbrica di calzetteria (quelli che saranno chiamati luddisti) entrarono nei magazzini per distruggere le macchine, protestando per aver perso il lavoro a causa dei nuovi macchinari automatizzati: i telai . Negli anni '30 – nel pieno della Grande Depressione – il sindaco di Palo Alt (California) scrisse una lettera al presidente Herbert Hoover implorandolo di agire contro il “mostro di Frankenstein” della tecnologia industriale, un flagello che “divorava la civiltà”.
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