Dan e Ryan Friedkin sono tornati a Roma per affrontare, tra le altre cose, il brutto inizio di stagione di Daniele De Rossi.
Con vari impegni in agenda, tra cui il nuovo stadio e la situazione legata all'esclusione di Nicola Zalewski dalla squadra, la proprietà americana ha voluto anche dimostrare la sua vicinanza a Daniele De Rossi.
Il giovane allenatore è alla sua prima stagione completa alla guida della squadra in cui è cresciuto e i primi risultati negativi della stagione lo hanno messo sotto forte pressione.
Nel corso della giornata, Il Messaggero scrive che si sono tenute diverse conversazioni private e di gruppo, ma è evidente la volontà del club di non apportare cambiamenti drastici.
Il progetto, iniziato di recente, prevede un ciclo triennale con 12 nuovi ingaggi e una strategia che punta a ridurre i costi degli stipendi e ad investire negli ingaggi.
Cambiare allenatore dopo appena 360 minuti, considerati i 10 milioni investiti su De Rossi, sarebbe un passo anomalo. Dan Friedkin, assente da Trigoria dallo scorso giugno, ha approfittato dell'occasione per chiarire questioni delicate come il caso Dybala e la situazione Zalewski, di cui Ghisolfi e Souloukou hanno dovuto rendere conto.
Ora la proprietà si aspetta una pronta reazione nelle prossime partite dell'Olimpico contro Udinese e Venezia, con la speranza di invertire la tendenza negativa.
De Rossi ha espresso delusione per alcuni dettagli della partita contro il Genoa, come errori individuali e mancanza di comunicazione tra campo e panchina. Nonostante questo, gode comunque della massima fiducia da parte della proprietà, che lo considera il fulcro del nuovo progetto.