Dopo il folle testa a testa con l’arbitro, Paulo Fonseca chiede scusa. Il tecnico del Lione, a mente fredda, ha deciso di prendersi le sue responsabilità per il brutto gesto andato in scena in Lione-Brest, inviando una lettera di scuse formali ad Antony Gautier (direttore degli arbitri) e Amaury Delerue (responsabile degli arbitri francesi): “Prima di tutto, vorrei porgere le mie più sincere scuse all’arbitro Benoît Millot e alla sua squadra per il mio comportamento di domenica”, inizia l’allenatore. “Mi assumo la piena responsabilità del mio errore senza voler inventare alcuna scusa per questo gesto sconsiderato”.
Poi il mea culpa per l’atteggiamento tenuto: “Mi pento di essermi comportato in un modo che va contro i miei principi di vita. Posso assicurare che, nonostante l’aggressività con cui mi sono rivolto al signor Millot, non c’è mai stata alcuna intenzione se non quella di esprimere erroneamente il mio disappunto. Vorrei anche scusarmi con la commissione arbitri e con la Ligue 1”.
Le scuse di Fonseca potrebbero non bastare per risparmiarlo da una lunga squalifica: si parla infatti di 7 mesi di stop. Una punizione che potrebbe essere sulla stessa lunghezza d’onda di quella inflitta a Pablo Longoria. Il presidente del Marsiglia era stato durissimo in seguito alla sconfitta in campionato contro l’Auxerre, accusando gli arbitri di corruzione. In quel caso, neanche il formale dietrofront lo ha salvato da una maxi-squalifica di 15 giornate.
Il Lione ha fatto sapere che Fonseca verrà multato. “All’Olympique Lyonnais, quando ci sono problemi comportamentali, che riguardino un giocatore, un membro dello staff, un allenatore, forse io, sono previste sanzioni,” ha detto il direttore generale, Laurent Prud’homme. “Finanziaria? È una sanzione interna, forse ne parleremo più avanti,” ha aggiunto prima di un incontro sulla crisi del calcio francese svoltosi nella sede della federazione (FFF). “Certo, non siamo orgogliosi di quello che ha fatto vedere ieri. È uno sfogo che non dovrebbe essere ripetuto, è ovvio, ma è venuto a scusarsi e da quello che mi ha detto, ha scritto ad Amaury Delerue e ad Antony Gautier. Non gli abbiamo chiesto niente, l’ha fatto lui stesso. Siamo rimasti tutti scioccati, ma credo che anche lui lo sia stato. Ora aspettiamo la commissione disciplinare, prevista mercoledì, e accetteremo la decisione,” ha aggiunto Prud’homme.