Espulsione Conceicao, Juventus e tifosi furiosi: ecco perché il VAR non poteva intervenire

La Juventus non è riuscita a superare il Cagliari nel match casalingo della settima giornata di Serie A, chiudendo con un pareggio per 1-1. Nonostante il vantaggio iniziale siglato da Dusan Vlahovic su rigore dopo 15 minuti, i bianconeri non sono riusciti a mantenere il controllo della partita. Vlahovic, in un ottimo momento di forma, ha sbagliato un’occasione cruciale sull’1-0 che avrebbe potuto chiudere il match, prima che il Cagliari trovasse il pareggio con un rigore di Marin nel finale.

Gli episodi chiave: rigori e occasioni sprecate

La partita è stata caratterizzata da numerosi episodi, tra cui due rigori concessi e varie occasioni mancate. In particolare, il rigore trasformato da Vlahovic sembrava indirizzare la partita verso una vittoria per la Juventus, ma la squadra di Thiago Motta ha faticato a capitalizzare altre opportunità, inclusa quella mancata dallo stesso Vlahovic davanti al portiere Scuffet. La gara è stata poi pareggiata dal Cagliari con un rigore nel finale, che ha lasciato un senso di delusione tra i tifosi bianconeri.

Espulsione di Conceiçao per simulazione: il caso nel finale

Negli ultimi minuti di gioco, Francisco Conceiçao è stato espulso per doppia ammonizione dopo una simulazione in area di rigore. L’arbitro Marinelli ha giudicato la caduta del giocatore portoghese eccessivamente accentuata, nonostante un contatto lieve con il difensore del Cagliari. Il cartellino giallo per simulazione ha portato all’espulsione, dato che Conceiçao era già stato ammonito in precedenza. L’episodio ha generato polemiche, ma il Var non poteva intervenire in quanto si trattava di una doppia ammonizione.

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