La morte di Diogo Jota e di suo fratello André in un incidente stradale in Spagna ha sconvolto il mondo del calcio, gettando luce su una scelta di viaggio rivelatasi fatale. I due erano diretti a Santander per prendere un traghetto diretto a Plymouth, in Inghilterra, dove l’attaccante avrebbe raggiunto Liverpool per il raduno del club previsto per lunedì 7 luglio. Secondo quanto riportato dai media portoghesi, Jota aveva scelto il traghetto su consiglio medico dopo un recente intervento ai polmoni, evitando la pressione in cabina causata dal volo.
Lo schianto è avvenuto sulla A52 nei pressi di Zamora, a circa 350 chilometri dalla destinazione. La Lamborghini presa a noleggio ha perso aderenza a causa dello scoppio di uno pneumatico durante un sorpasso ad alta velocità. Le immagini dei rottami in fiamme sono diventate virali, documentando la devastazione dello scenario. I due fratelli sono morti carbonizzati: la loro identificazione è stata possibile grazie alla targa del veicolo, ai documenti ritrovati e agli effetti personali mostrati alla moglie di Jota, sposata appena dieci giorni prima.
La scelta di viaggiare in auto e traghetto non è stata dettata da superficialità, ma da una cautela medica. Jota aveva appena vinto Premier League e Nations League, e stava vivendo uno dei momenti più felici della sua carriera e vita privata. Il fratello André lo aveva accompagnato per non lasciarlo solo nel lungo viaggio, un gesto che si è rivelato tragicamente fatale.
La tragedia di un viaggio necessario: i dettagli sul percorso e le motivazioni mediche
Jota stava seguendo una precisa indicazione medica: evitare i voli per non compromettere la convalescenza dopo l’operazione polmonare, avvenuta al termine della Nations League giocata in Germania. Il traghetto da Santander sarebbe partito il giorno seguente alle 16, con arrivo previsto nel Devon alle 11 di venerdì, dopodiché il calciatore avrebbe continuato in auto verso Liverpool per aggregarsi alla squadra.
Il fratello André, calciatore del Penafiel, ha deciso di accompagnarlo lungo la tratta notturna, un atto di affetto che ha reso la tragedia ancora più dolorosa. La dinamica dell’incidente ha confermato lo scoppio dello pneumatico e la velocità come fattori principali dello schianto. Il rogo scoppiato subito dopo ha reso impossibile qualsiasi intervento di salvataggio.
La comunità calcistica internazionale ha reagito con commozione, con tributi da Cristiano Ronaldo, dal Liverpool e dalle istituzioni portoghesi. La scomparsa di Diogo Jota e di suo fratello ha generato un’ondata di dolore globale, sottolineando quanto il destino possa spezzare una storia di successi proprio nel momento di massima felicità.