La sconfitta per 3-0 subita dalla Juventus contro la Fiorentina rappresenta un punto basso in una stagione già complessa. Alessandro Del Piero, ex capitano e bandiera del club, ha commentato senza nascondere la sua delusione. Durante un’intervista a Sky Sport, l’opinionista ha evidenziato le criticità di una squadra che sembra aver smarrito il suo leggendario “spirito Juve.”
La mancanza di reazione: un segnale preoccupante
Del Piero ha sottolineato come l’aspetto più grave della partita non sia stato il punteggio, bensì l’assenza di una reazione da parte della squadra. “Quando subisci un colpo dall’avversario, la reazione è fondamentale, ma oggi non si è vista,” ha dichiarato l’ex capitano. Questo, secondo Del Piero, è il segno di una squadra che ha raggiunto uno stato “molto molto basso,” lontana dai valori di combattività e orgoglio che da sempre contraddistinguono la Juventus.
Le colpe sono condivise
Nel suo intervento, Del Piero ha distribuito le responsabilità tra giocatori, allenatore e dirigenza. Ha espresso perplessità riguardo alle decisioni di Thiago Motta, soprattutto per i cambi effettuati durante il match: “Stai perdendo 3-0 e sostituisci tre difensori. È difficile comprendere le motivazioni dietro queste scelte,” ha affermato. Tuttavia, Del Piero ha evitato di colpevolizzare esclusivamente il tecnico, riconoscendo che l’intero ambiente del club deve assumersi le proprie responsabilità.
La Fiorentina: meriti alla squadra viola
Nonostante la delusione per la prestazione bianconera, Del Piero ha elogiato la Fiorentina per la sua compattezza e determinazione. “La Fiorentina ha dimostrato di aver superato le proprie difficoltà con grande unità. I sette gol subiti in due partite testimoniano il divario attuale tra le due squadre,” ha dichiarato.
Un campanello d’allarme per il futuro
Questa sconfitta, unita ad altre prestazioni opache, solleva interrogativi sul futuro della Juventus e sulla capacità del club di risollevarsi nel breve termine. Del Piero ha concluso il suo intervento auspicando un cambio di mentalità, sottolineando l’importanza di ritrovare lo “spirito Juve” per affrontare le sfide future con dignità e ambizione.