Contro l'Hellas Verona l'Inter ha dimostrato di poter dare il massimo senza Lautaro Martinez, Hakan Calhanoglu e Francesco Acerbi.
È quanto scrive oggi nell'edizione cartacea del quotidiano torinese Tuttosport, via FCInterNews.
L'Inter era senza un paio di titolari titolari ieri pomeriggio allo Stadio Marcantonio Bentegodi.
Assente il centrocampista Hakan Calhanoglu a causa di un problema alla coscia riportato durante la sosta per le Nazionali.
Poi il capitano dell'Inter Lautaro Martinez ha dovuto rinunciare per febbre.
Calhanoglu e Martinez sono sicuramente tra i giocatori chiave dell'Inter. Sono stati probabilmente i due migliori giocatori dei Nerazzurri nel trionfo del titolo di Serie A della scorsa stagione.
In termini di qualità tecnica ma anche di esperienza e leadership, Calhanoglu e Martinez sono sicuramente due giocatori che danno il tono al modo di giocare dell'Inter.
Poi, al quarto d'ora della partita di ieri, l'Inter ha perso un altro giocatore importante e di grande esperienza.
Il difensore Francesco Acerbi ha dovuto lasciare il campo per un infortunio alla coscia.
Il 36enne è un giocatore fondamentale sia per difendere l'area di rigore dell'Inter che per dare il tono al possesso palla.
L'Inter affronta senza Lautaro, Calhanoglu e Acerbi l'Hellas Verona
Contro il Verona, però, all'Inter non sono mancati Calhangolu, Acerbi e Martinez.
Altri giocatori, sia titolari regolari che opzioni di rotazione, si sono fatti avanti. L'identità dell'Inter appare più chiara che mai.
Stefan de Vrij ha sostituito perfettamente Acerbi. L'olandese è apparso impassibile in difesa, è stato fondamentale per il primo gol dell'Inter e ha anche segnato il suo primo gol stagionale per il quarto dei Nerazzurri.
Nel frattempo, Joaquín Correa ha avuto una svolta in attacco in assenza di Martinez.
E a centrocampo Kristjan Asllani ha preso il posto di Calhanoglu senza problemi.
L'Inter ha giocato come una squadra efficace, con altri giocatori come Marcus Thuram e Yann Bisseck che sono apparsi estremamente forti.
Questo è stato sicuramente un segnale positivo per quanto riguarda lo spessore della rosa dell'Inter e la capacità di rimanere la stessa squadra anche senza alcuni dei suoi più grandi nomi.