Davide Frattesi è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter. Giuseppe Marotta è riuscito a convincere il direttore sportivo del Sassuolo Carnevali a cedere il suo centrocampista più oneroso sul mercato grazie ad una serie di operazioni che, messe assieme, ammontano a circa 38 milioni di euro: entriamo nel dettaglio.
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L’Inter ha prelevato Davide Frattesi dal Sassuolo per una cifra attorno ai 38 milioni di euro con la formula che segue. 6 milioni di euro è la cifra per il prestito oneroso del primo anno, coperta dal cartellino di Samuele Mulattieri, mentre il prezzo del riscatto obbligatorio è fissato sui 27 milioni di euro circa. In più ci sono 5 milioni di euro di bonus (4 se Frattesi raggiungerà un determinato numero di presenze ed 1 se vincerà lo scudetto). I dubbi sull’operazione sono soprattutto sulla contropartita di Mulattieri per il primo anno di prestito oneroso: può essere definita una plusvalenza fittizia e vi spieghiamo il motivo.
PLUSVALENZA FITTIZIA SULL’OPERAZIONE FRATTESI: L’INTER HA GONFIATO IL CARTELLINO DI MULATTIERI?
Samuele Mulattieri è un classe 2000 di ruolo attaccante. Nella scorsa stagione ha vestito in prestito la maglia del Frosinone con cui ha vinto il campionato di Serie B ed ha collezionato anche alcune presenze con la maglia della nazionale under 21.

I dubbi sull’operazione Frattesi sorgono nella prima fase, ossia nell’anno del prestito oneroso. Samuele Mulattieri è stato offerto al Sassuolo come contropartita tecnica per coprire interamente il costo del prestito che ammonta a circa 6 milioni di euro. Il problema principale è che, anche secondo il sito Transfermarket, Mulattieri non vale 6 milioni di euro. Il portale valuta il cartellino di Mulattieri 4 milioni e mezzo, ben un milione e mezzo di euro in meno rispetto al prezzo concordato per il prestito oneroso. In questo caso c’è stato un rigonfiamento (se pur minimo rispetto alle cifre di cui si parla) del valore del giocatore, quindi si può tranquillamente parlare di plusvalenza fittizia. E’ un piccolo (ma enorme) particolare di cui tv e giornali tacciono e non ne parlano.