Ferland Mendy dal rischio amputazione a eroe di Champions League

La storia di Ferland Mendy autore del gol vittoria contro l’Atalanta, che a 14 anni rischiò di perdere una gamba

Ascoltando la storia di Ferland Mendy, difensore del Real Madrid che ha punito l’Atalanta in Champions League, verrebbe da dire mollare mai, crederci sempre. Poiché il difensore francese a 14 anni colpito da un’artrite all’anca ha rischiato di perdere una gamba, come ha spiegato lui stesso prima dell’incontro di Champions League.

Sono stati sette i mesi che hanno costretto il giovane Mendy a una lunga riabilitazione, mesi con cui il francese ha convissuto con il fantasma di non poter più giocare a pallone e il terrore di perdere una gamba. In quei mesi, però, Mendy non ha mai mollato e giorno dopo giorno, passo dopo passo è riuscito a riprendersi e da lì non si è più fermato. Il gol-vittoria contro l’Atalanta è solo il giusto premio e l’inno a non mollare mai che Mendy ha voluto regalare a se stesso e ai tifosi madrileni nella notte del Gewiss Stadium. Di seguito il racconto di Ferland Mendy.

Mendy sulla possibilità di perdere una gamba

“Dopo l’operazione il medico mi disse che non avrei più potuto giocare a calcio. Fu ancora più brutto sentirsi dire che, se la situazione non fosse migliorata, avrebbero anche potuto amputarmi una gamba”.

Mendy sul periodo di riabilitazione

“Sono rimasto a lungo su una sedia a rotelle, poi ho usato le stampelle e ho dovuto nuovamente imparare a camminare. Non credevo di riuscire a camminare di nuovo in tempi brevi: quando scendevo dalla sedia cadevo subito. Le gambe non si muovevano da diverso tempo e lì non avevo più forza”.

Mendy sul ritorno al calcio giocato

“Dicevo a tutti che ce l’avrei fatta a tornare, ho sempre pensato che sarei tornato a giocare a calcio. La gente credeva che tutto ciò fosse impossibile, ma io ho imparato a camminare di nuovo e ho giocato per circa un anno e mezzo con il dolore all’anca”.

Fonte. GOAL.com